Il piano di pace del Presidente Poroshenko ha il sostegno dell’Unione europea,ed è considerato dai Ministri degli esteri europei un importante possibilità per la de-escalation.
Questo è quanto riportato dai 28 nelle conclusioni del Consiglio esteri in cui si è lanciato l'appello a tutte le parti ad onorare immediatamente il cessate-il-fuoco,al fine di creare le condizioni per la messa in atto del piano di pace. I Ministri hanno ancora una volta chiesto alla Russia di prendere misure effettive per fermare il flusso di guerriglieri e armi,decidendo di vietare le importazioni di beni prodotti in Crimea e a Sebastopoli,come parte della politica europea di non riconoscimento della annessione illegale della Crimea.Il divieto entrerà in vigore a partire da domani. Dallo stesso (divieto) sono esenti i beni prodotti in Crimea e a Sebastopoli che abbiano un certificato di origine fornito dalle autorità ucraine e non russe.
E' inoltre arrivato il via libera,da parte dei Ministri,alla missione civile nel quadro della Politica di Sicurezza e Difesa per la riforma della polizia e del sistema giudiziario ucraino. I piani operativi saranno sviluppati per la valutazione nel prossimo Consiglio del 22 Luglio,in vista di un primo dispiegamento entro l'estate.I 28 infine hanno ribadito l'impegno a proseguire il processo per la liberalizzazione dei visti,ed entrare nella seconda fase,chiedendo alla Commissione di preparare una valutazione di impatto.
In seguito alla conclusione del Consiglio esteri,si è tenuto un bilaterale tra il Ministro degli Esteri italiano,Federica Mogherini e quello del nuovo governo ucraino Pavlo Klimkin,che lasciando la riunione europea ha affermato:”Desideriamo avere la garanzia che il prezzo del gas sia accettabile per l'industria ucraina e soprattutto che non dipenda dalle decisioni del governo russo…tutti i 28 Stati hanno dato sostegno incondizionato al piano di pace del Presidente Poroshenko…un importante segnale,che vuole essere simbolo di solidarietà”.