L’Italia, negli ultimi nove mesi, ha decisamente cambiato passo nel selezionare i progetti che beneficeranno dei Fondi Strutturali europei. Infatti il tasso di selezione è balzato dal 4% al 14,1%, il che ha consentito al Belpaese di impegnare 10,4 miliardi di Euro dei 73,6 previsti dalla dotazione complessiva dei Fondi Strutturali e di Investimento europei (Esi), per il periodo 2014-2020 (573.000,00 Euro sono già stati spesi).
Ciò è quanto emerso dalla prima Relazione della Commissione europea inerente all’utilizzo dei cinque Fondi Esi (Coesione, Sviluppo Rurale, Sviluppo Regionale, Fondo Sociale e Attività Marittime). In tutta l’Unione europea gli investimenti già assegnati hanno raggiunto i 130 miliardi di Euro (sui 638 a disposizione), dei quali circa 11 sono già stati spesi.
La media Ue del tasso di selezione dei progetti è stata del 20,20%, ma il dato varia in maniera considerevole da Paese a Paese e dipende sia dalle tempistiche di adozione dei Programmi, che dalla complessità dei progetti finanziati.
“Siamo sulla buona strada in termini di attuazione, perfino con un quadro dei Fondi più ambizioso…è giunto il momento che i progetti finanziati dall’Unione europea decollino, invito quindi tutti gli Stati membri ad accelerarne la selezione e l’attuazione”, ha dichiarato il Commissario europeo per la Politica Regionale Corina Cretu.
Tratto da:
Ansa Europa.