Regolamento Delegato (UE) 2024/2059 della Commissione del 31 maggio 2024 che modifica il Regolamento (UE) 2018/1806 del Parlamento europeo e del Consiglio.

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LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2018/1806 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, che adotta l’elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all’atto dell’attraversamento delle frontiere esterne e l’elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo (1), in particolare l’articolo 8, paragrafo 6, lettera b),

considerando quanto segue:

(1)La Repubblica di Vanuatu figura nell’elenco di cui all’allegato II del regolamento (UE) 2018/1806 tra i paesi terzi i cui cittadini sono esenti dall’obbligo del visto all’atto dell’attraversamento delle frontiere esterne degli Stati membri per soggiorni la cui durata globale non sia superiore a 90 giorni su un periodo di 180 giorni. L’esenzione dall’obbligo del visto per i cittadini di Vanuatu si applica dal 28 maggio 2015, data in cui è stato firmato e ha iniziato ad applicarsi a titolo provvisorio l’accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra l’Unione europea e la Repubblica di Vanuatu (2) («accordo»), a norma dell’articolo 8, paragrafo 1 dell’accordo stesso. L’accordo è entrato in vigore il 1 o aprile 2017.

(2)Dal 25 maggio 2015 Vanuatu applica programmi di cittadinanza per investitori mediante i quali cittadini di paesi terzi che sarebbero altrimenti soggetti all’obbligo del visto hanno la possibilità di ottenere la cittadinanza di Vanuatu in cambio di investimenti, assicurandosi così l’accesso all’Unione in esenzione dall’obbligo del visto.

(3)La Commissione, conformemente all’articolo 8, paragrafo 2, lettera d), e all’articolo 8, paragrafo 3 e paragrafo 6, lettera a), del regolamento (UE) 2018/1806, ha concluso che la concessione della cittadinanza da parte di Vanuatu nell’ambito dei programmi di cittadinanza per investitori costituisce un rischio accresciuto per la sicurezza interna e l’ordine pubblico degli Stati membri e ha adottato il regolamento di esecuzione (UE) 2022/693 (3) sulla sospensione temporanea dell’esenzione dall’obbligo del visto per i cittadini di Vanuatu. La sospensione si è applicata dal 4 maggio 2022 al 3 febbraio 2023.

(4)A seguito dell’entrata in applicazione del richiamato regolamento di esecuzione, la Commissione, a norma dell’articolo 8, paragrafo 6, lettera a), terzo comma, del regolamento (UE) 2018/1806, ha avviato un dialogo rafforzato con Vanuatu al fine di porre rimedio alle circostanze che hanno determinato la sospensione temporanea dell’esenzione dall’obbligo del visto. Tuttavia, in questa fase del dialogo, Vanuatu non si è impegnata in modo significativo. Pertanto, persistendo le circostanze che hanno determinato la sospensione, la Commissione, conformemente all’articolo 8, paragrafo 6, lettera b), del regolamento (UE) 2018/1806, il 1 o dicembre 2022 ha adottato il regolamento delegato (UE) 2023/222 (4) che sospende temporaneamente l’applicazione dell’allegato II per un periodo di 18 mesi per tutti i cittadini di Vanuatu. La sospensione si applica dal 4 febbraio 2023 al 3 agosto 2024.

(5)In seguito all’entrata in vigore del regolamento delegato, la Commissione ha proseguito il dialogo con Vanuatu attraverso quattro riunioni, tenutesi tra febbraio 2023 e aprile 2024, e numerosi scambi di informazioni per iscritto.

(6)La maggior parte delle preoccupazioni relative ai programmi di cittadinanza per investitori applicati da Vanuatu, evidenziate dalla Commissione nel regolamento di esecuzione (UE) 2022/693, persiste. Sebbene nel 2023 abbia adottato una serie di modifiche legislative per affrontare tali preoccupazioni, Vanuatu non ha fornito una prova soddisfacente del fatto che tali modifiche sono attuate e sono sufficienti ad attenuare i rischi per la sicurezza dei programmi di cittadinanza per investitori.

(7)I programmi di cittadinanza per investitori applicati da Vanuatu non prevedono alcun requisito di residenza effettiva o presenza fisica a Vanuatu per i richiedenti. La procedura di domanda continua a essere gestita da agenzie specializzate situate al di fuori di Vanuatu, grazie alle quali il richiedente non ha bisogno di alcun contatto diretto con le autorità di Vanuatu. Durante la procedura di domanda non si tengono colloqui con il richiedente. La mancanza del requisito di un colloquio in presenza riduce le possibilità per le autorità di Vanuatu di valutare adeguatamente il richiedente o di confermare le informazioni fornite nella domanda, anche in termini di veridicità e credibilità.

(8)Le domande continuano a essere trattate entro termini molto brevi. In particolare, il processo di controllo e di dovuta diligenza di una domanda richiede un massimo di 14 giorni, prorogabili fino a 30. La percentuale di domande respinte ha continuato a essere estremamente bassa, il che conferma la valutazione della Commissione sulla scarsa affidabilità del processo di controllo. Secondo le informazioni fornite da Vanuatu, nel 2022 e nel 2023 Vanuatu ha ricevuto 1988 domande di cittadinanza in cambio di investimenti, di cui solo 27 sono state respinte.

(9)Nel marzo 2023 Vanuatu ha modificato la legge sulla cittadinanza sostituendo le istituzioni e le procedure per il controllo e le verifiche di dovuta diligenza delle domande. In particolare, la precedente commissione interna di controllo nominata dal primo ministro è stata sostituita da tre istituzioni: le forze di polizia di Vanuatu, l’unità di informazione finanziaria e i servizi per l’immigrazione di Vanuatu. Tali istituzioni effettuano le verifiche, anche nelle banche dati Interpol, e riferiscono al segretario generale della commissione Cittadinanza. Questa nuova procedura sebbene, da un lato, sembri attenuare il rischio di concessione della cittadinanza alle persone che figurano nelle banche dati Interpol, dall’altro non contiene altri elementi necessari per valutare adeguatamente che i richiedenti non pongano rischi per la sicurezza. In particolare, le autorità di Vanuatu non dispongono di mezzi adeguati per verificare la veridicità dei documenti rilasciati dal paese di origine o di residenza del richiedente, compresi i documenti di identità e i documenti del casellario giudiziale, poiché tali autorità non scambiano informazioni con il paese di origine o di residenza del richiedente.

(10)I paesi di origine dei richiedenti che hanno ottenuto la cittadinanza nel 2022 e nel 2023 comprendono per lo più paesi i cui cittadini necessitano di un visto per soggiorni di breve durata nell’Unione. Nel 2023 la maggior parte delle domande proveniva da cittadini cinesi (519) e russi (237). Contrariamente ad altri paesi terzi che applicano programmi di cittadinanza per investitori, Vanuatu ha continuato ad accettare e trattare le domande presentate da cittadini russi dopo l’inizio della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina.

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EurLex

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