IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 165, paragrafo 4, e l’articolo 166, paragrafo 4,
vista la proposta della Commissione europea,
previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,
visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),
previa consultazione del Comitato delle regioni,
deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (2),
considerando quanto segue:
(1)L’articolo 165, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) sancisce che l’azione dell’Unione è intesa, tra l’altro, a incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell’Europa.
(2)Nella tabella di marcia di Bratislava del 16 settembre 2016, i 27 capi di Stato o di governo si sono impegnati a «offrire migliori opportunità ai giovani», in particolare attraverso il sostegno dell’Unione agli Stati membri nella lotta contro la disoccupazione giovanile e su programmi rafforzati dell’Unione per i giovani.
(3)Nella dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017, i leader dei 27 Stati membri e del Consiglio europeo, del Parlamento europeo e della Commissione si sono impegnati ad adoperarsi per realizzare «un’Unione in cui i giovani ricevano l’istruzione e la formazione migliori e possano studiare e trovare un lavoro in tutto il continente».
(4)La strategia dell’Unione europea per la gioventù 2019-2027, basata sulla risoluzione del Consiglio del 26 novembre 2018 (3), riconosce che i giovani sono artefici delle proprie vite, contribuiscono a un cambiamento positivo della società e alimentano le ambizioni dell’Unione. Riconosce altresì che la politica in materia di gioventù può contribuire a creare uno spazio in cui i giovani possano cogliere opportunità e fare propri i valori dell’Unione. I precedenti Anni europei, come l’Anno europeo delle ferrovie 2021, l’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, l’Anno europeo dei cittadini 2013-2014 e l’Anno europeo del volontariato 2011, offrono un’esperienza preziosa che dovrebbe ispirare le future iniziative volte a coinvolgere e responsabilizzare i giovani nella definizione del loro futuro e di quello dell’Europa.
(5)NextGenerationEU, istituito dal regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio (4), garantisce l’accelerazione della transizione verde e di quella digitale e offre la possibilità di emergere collettivamente più forti dalla pandemia di COVID-19. NextGenerationEU riapre scenari ricchi di occasioni per i giovani, compresi posti di lavoro di qualità e la capacità di adattarsi ai cambiamenti sociali. L’Unione intende coinvolgere appieno i giovani nell’attuazione di NextGenerationEU, valorizzando il loro ruolo nella transizione verde e in quella digitale.
(6)La presidente della Commissione ha annunciato, nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 15 settembre 2021, che la Commissione avrebbe proposto di proclamare il 2022 Anno europeo dei giovani («Anno europeo»). Sottolineando la certezza che nutre per il futuro dell’Europa che le deriva dall’ispirazione tratta dai giovani europei, la presidente della Commissione ha aggiunto che «se vogliamo plasmare la nostra Unione a loro immagine, i giovani devono poter plasmare il futuro dell’Europa». L’Europa ha bisogno della visione, dell’impegno e della partecipazione di tutti i giovani per costruire un futuro migliore e, da parte sua, deve offrire ai giovani opportunità per il futuro, un futuro più verde, più digitale e più inclusivo. Per questo motivo la presidente ha proposto «un anno dedicato a valorizzare i giovani che si sono tanto sacrificati per gli altri».
(7)L’Anno europeo dovrebbe stimolare un processo di riflessione sul futuro dei giovani e sulla loro partecipazione attiva alla costruzione del futuro dell’Europa. Per tale motivo, le politiche in materia di gioventù dovrebbero essere integrate in tutte le pertinenti politiche dell’Unione.
(8)La partecipazione attiva dei giovani ai processi democratici è fondamentale per il presente e il futuro dell’Europa e delle sue società democratiche. In linea con le conclusioni del Consiglio del 1o dicembre 2020 sulla promozione della consapevolezza democratica e dell’impegno democratico tra i giovani in Europa (5) e del 21 giugno 2021 sul rafforzamento della governance multilivello nel promuovere la partecipazione dei giovani ai processi decisionali (6), con la comunicazione della Commissione del 3 dicembre 2020 sul piano d’azione per la democrazia europea e con la risoluzione del Parlamento europeo dell’11 novembre 2015 sulla riforma delle legge elettorale dell’Unione europea (7), l’Anno europeo mira pertanto a promuovere il coinvolgimento attivo dei giovani nella vita democratica dell’Europa, tra l’altro sostenendo attività di partecipazione per giovani provenienti da contesti diversi a processi quali la Conferenza sul futuro dell’Europa, promuovendo iniziative di impegno civico e volontariato, sensibilizzando in tal modo in merito ai valori dell’Unione e ai diritti fondamentali, nonché alla storia e alla cultura europee, riunendo i giovani e i responsabili politici a livello locale, regionale, nazionale e di Unione e contribuendo al processo di integrazione europea.
(9)La risoluzione delle Nazioni Unite del 25 settembre 2015 dal titolo «Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile» («Agenda 2030») ha riconosciuto il ruolo essenziale dei giovani come promotori del cambiamento sulla scena internazionale e ha affermato che i giovani devono essere sostenuti «per incanalare le loro infinite potenzialità per l’attivismo verso la creazione di un mondo migliore». L’Anno europeo rappresenta un contributo concreto all’Agenda 2030, in cui si sottolinea che «bambini e giovani uomini e donne sono agenti critici del cambiamento», e dovrebbe dare ulteriore impulso all’attuazione dell’Agenda 2030, alla transizione verso lo sviluppo sostenibile e alla capacità dei giovani di plasmare il presente e il futuro, non solo dell’Unione, ma anche dei paesi partner dell’Unione e dell’intero pianeta.
(10)In linea con le conclusioni del Consiglio del 5 giugno 2020 sui giovani nell’azione esterna, in cui si sottolinea il contributo delle giovani generazioni alla costruzione di società più solide, più legittime, pacifiche e democratiche, l’Anno europeo dovrebbe contribuire a rafforzare la partecipazione dei giovani all’azione esterna dell’Unione in tutte le politiche, creare nuove opportunità per l’istruzione, l’apprendimento e gli scambi, sviluppare i partenariati e il dialogo tra i giovani dell’Unione e dei paesi partner, tra cui il partenariato orientale, i Balcani occidentali e il vicinato meridionale, sfruttare le piattaforme esistenti per il dialogo e i partenariati tra i giovani, come ad esempio il polo di cooperazione per i giovani UA-UE e il consiglio di fondazione per la gioventù dell’Unione, e dare maggior peso al coinvolgimento dei giovani nella comunicazione strategica e nell’azione di diplomazia pubblica.
Per saperne di più:
Tratto da:
Link:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv%3AOJ.L_.2021.462.01.0001.01.ITA&toc=OJ%3AL%3A2021%3A462%3ATOC
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