Il Consiglio dell’Unione europea,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2020/672 del Consiglio, del 19 maggio 2020, che istituisce uno strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) a seguito dell’epidemia di Covid‐19 (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 1,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
(1)Il 6 agosto 2020 la Croazia ha chiesto l’assistenza finanziaria dell’Unione al fine di integrare gli sforzi nazionali volti ad affrontare l’impatto dell’epidemia di COVID-19 e far fronte alle conseguenze socioeconomiche dell’epidemia per i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi.
(2)Si prevede che l’epidemia di COVID-19 e le misure straordinarie attuate dalla Croazia per contenerla, nonché le relative ripercussioni socioeconomiche e sanitarie, avranno un impatto drammatico sulle finanze pubbliche. Le previsioni di primavera 2020 della Commissione prospettavano per la Croazia un disavanzo pubblico e un debito pubblico pari rispettivamente al 7,1 % e all’88,6 % del prodotto interno lordo (PIL) entro la fine del 2020. Secondo le previsioni intermedie d’estate 2020 della Commissione, il PIL della Croazia diminuirà del 10,8 % nel 2020.
(3)L’epidemia di COVID-19 ha avuto ripercussioni negative su una parte significativa della forza lavoro in Croazia. Ciò ha determinato un aumento repentino e severo della spesa pubblica croata connessa a sovvenzioni per la preservazione dei posti di lavoro nei settori colpiti dalla crisi COVID-19 e a sussidi per l’orario lavorativo ridotto, illustrati nei considerando (4) e (5).
(4)In particolare, sulla base della «legge sul mercato del lavoro» (2), citata nella richiesta della Croazia del 6 agosto 2020, il servizio croato per l’impiego (3) ha deciso di introdurre una misura che garantisce il cofinanziamento delle retribuzioni dei lavoratori alle imprese che hanno registrato un calo di fatturato (pari al 20 % nel periodo da marzo a maggio 2020 o al 50 % a giugno 2020), a condizione che non si ponga fine al rapporto di lavoro. Per il mese di marzo 2020, l’importo dell’aiuto è fissato a 3 250,00 HRK per dipendente a tempo pieno, e per i mesi di aprile, maggio e giugno 2020, l’importo mensile dell’aiuto è fissato a 4 000 HRK per dipendente a tempo pieno.
(5)Sulla base della «legge sul mercato del lavoro», il servizio croato per l’impiego (4) ha inoltre deciso di introdurre una misura che fornisce sostegno per la temporanea riduzione dell’orario lavorativo nel periodo compreso tra giugno e dicembre 2020 alle imprese con 10 o più dipendenti operanti in qualsiasi settore, a condizione che non si ponga fine al rapporto di lavoro. La misura può finanziare fino a un massimale di 2 000 HRK per lavoratore dipendente.
(6)La Croazia soddisfa le condizioni per richiedere l’assistenza finanziaria di cui all’articolo 3 del regolamento (UE) 2020/672. La Croazia ha fornito alla Commissione le opportune evidenze del fatto che la spesa pubblica effettiva e programmata è aumentata di 1 381 780 800 EUR dal 1o febbraio 2020 a causa delle misure nazionali adottate in risposta agli effetti socioeconomici dell’epidemia di COVID-19. Ciò costituisce un aumento repentino e severo a causa dell’aumento quasi immediato e senza precedenti del numero di lavoratori coperti dalle suddette misure e dell’entità della relativa spesa in Croazia. La Croazia intende finanziare 210 000 000 EUR dell’aumento della spesa mediante fondi dell’Unione e 151 180 800 EUR mediante finanziamenti propri.
Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.
Link:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2020.314.01.0028.01.ITA&toc=OJ:L:2020:314:TOC
Nb: Ritenete che possiamo migliore le nostre attività, oppure siete soddisfatti?
Cliccando sul link sottostante potrete esprimere, in modo anonimo, una valutazione su Eurokom "Calabria&Europa", Centro Europe Direct di Gioiosa Ionica:
http://occurrence-survey.com/edic-users-satisfaction/page1.php?lang=it