Il Consiglio dell’Unione europea,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2020/672 del Consiglio, del 19 maggio 2020, che istituisce uno strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) a seguito dell’epidemia di COVID-19 (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 1,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
(1)Il 7 agosto 2020 la Repubblica ceca ha chiesto l’assistenza finanziaria dell’Unione al fine di integrare gli sforzi nazionali volti ad affrontare l’impatto dell’epidemia di COVID-19 e far fronte alle conseguenze socioeconomiche dell’epidemia per i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi.
(2)Si prevede che l’epidemia di COVID-19 e le misure straordinarie attuate dalla Repubblica ceca per contenerla, nonché le relative ripercussioni socioeconomiche e sanitarie, avranno un impatto drammatico sulle finanze pubbliche. Le previsioni di primavera 2020 della Commissione prospettavano per la Repubblica ceca un disavanzo pubblico e un debito pubblico pari rispettivamente al 6,7 % e al 38,7 % del prodotto interno lordo (PIL) entro la fine del 2020. Secondo le previsioni intermedie d’estate 2020 della Commissione, il PIL della Repubblica ceca diminuirà del 7,8 % nel 2020.
(3)L’epidemia di COVID-19 ha avuto ripercussioni negative su una parte significativa della forza lavoro nella Repubblica ceca. Ciò ha determinato un aumento repentino e severo della spesa pubblica ceca connessa al regime di riduzione dell’orario lavorativo denominato programma «Antivirus» (con i relativi sottoprogrammi «opzione A» e «opzione B») e a misure analoghe inerenti ai costi non salariali del lavoro (opzione C del programma «Antivirus») o al sostegno ai lavoratori autonomi, illustrati nei considerando da 4 a 8.
(4)In particolare, la «Risoluzione n. 353 del governo, del 31 marzo 2020», come modificata, la cui base giuridica è l’articolo 120 della «Legge n. 435/2004 Racc. sull’occupazione», come modificata, citati nella richiesta della Repubblica ceca del 7 agosto 2020, hanno introdotto le opzioni A e B del programma «Antivirus». Tali misure sono intese a compensare in parte i costi salariali sostenuti dai datori di lavoro privati costretti a sospendere o ridurre in misura significativa la loro attività economica in conseguenza diretta delle misure adottate dalle autorità (opzione A) o indirettamente a causa delle ripercussioni economiche negative della pandemia (opzione B), ad esempio dipendenti che non sono in grado di lavorare a causa di restrizioni di viaggio. Nel quadro dell’opzione A, il contributo statale erogato è pari all’80 % dei salari compensativi pagati, fino a un massimale di 39 000 CZK per dipendente al mese. Nel quadro dell’opzione B, il contributo statale ammonta al 60 % dei salari compensativi pagati, fino a un massimale di 29 000 CZK per dipendente al mese. I lavoratori che beneficiano del regime non possono essere licenziati durante il periodo di partecipazione del datore di lavoro al regime. Le misure sono valide dal 12 marzo al 31 ottobre 2020 (2).
Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.
Link:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2020.314.01.0017.01.ITA&toc=OJ:L:2020:314:TOC
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