Decisione (UE) 2016/1112 del Parlamento e del Consiglio del 6 Luglio 2016 relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria supplementare alla Tunisia.

Il Parlamento e il Consiglio dell’Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 212, paragrafo 2,

vista la proposta della Commissione europea,

previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,

deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (1),

considerando quanto segue:

(1)Le relazioni tra l'Unione europea («Unione») e la Repubblica tunisina («Tunisia») si sviluppano nel quadro della politica europea di vicinato (PEV). Il 17 luglio 1995 la Tunisia è stato il primo paese mediterraneo a firmare un accordo di associazione (2) con l'Unione che è entrato in vigore il 1o marzo 1998. In virtù di tale accordo, nel 2008 la Tunisia ha completato lo smantellamento dei dazi tariffari sui prodotti industriali, divenendo così il primo paese mediterraneo a instaurare una zona di libero scambio con l'Unione. Il dialogo politico bilaterale e la cooperazione economica si sono sviluppate ulteriormente nell'ambito dei piani d'azione della PEV, il più recente dei quali copre il periodo 2013-2017.

(2)Dopo la rivoluzione e la destituzione, il 14 gennaio 2011, del presidente Ben Ali, il 23 ottobre 2011 si sono tenute in Tunisia le prime elezioni libere e democratiche. Nel gennaio 2014 è stata adottata la nuova costituzione e nell'ultimo trimestre del 2014 si sono tenute le elezioni parlamentari e presidenziali, mentre i principali attori politici hanno concertato i loro sforzi per portare avanti riforme volte a creare un sistema pienamente democratico.

(3)Parallelamente a questo processo di transizione politica, l'economia tunisina ha subito gli effetti negativi generati dalle persistenti turbolenze interne, dall'instabilità regionale (in particolare l'impatto del conflitto in Libia) e da un contesto internazionale debole (soprattutto nell'Unione, il principale partner commerciale della Tunisia). Tali sviluppi sfavorevoli hanno indebolito in modo sostanziale la crescita economica, le finanze pubbliche e la bilancia dei pagamenti.

(4)Dal 2011, a seguito dei cambiamenti politici in Tunisia, l'Unione si è impegnata esplicitamente a sostenere la Tunisia nel processo di riforme economiche e politiche. Ha aumentato il sostegno finanziario alla Tunisia rafforzando la cooperazione in vari settori fra cui la società civile, il sistema elettorale, la sicurezza, lo sviluppo regionale e le riforme sociali ed economiche. L'Unione ha inoltre offerto al paese la possibilità di concludere un accordo di libero scambio globale e approfondito, i cui negoziati sono stati avviati nell'ottobre 2014.

(5)In questo difficile contesto economico e finanziario, le autorità tunisine e il Fondo monetario internazionale (FMI) hanno stipulato nell'aprile 2013 un accordo stand-by non cautelare di durata triennale per un importo pari a 1 146 milioni di DSP (diritti speciali di prelievo) a sostegno del programma di riforma e aggiustamento economico della Tunisia, programma poi esteso fino alla fine del 2015. In totale, nel quadro del programma dell'FMI sono stati concessi 1 500 milioni di USD a seguito di sei valutazioni complete del programma.

(6)Nell'agosto del 2013 la Tunisia ha chiesto all'Unione un'assistenza macrofinanziaria supplementare. In risposta, nel maggio del 2014 l'Unione ha adottato una decisione che concedeva un'assistenza macrofinanziaria di 300 milioni di EUR sotto forma di prestiti (AMF-I) (3). Il protocollo d'intesa che definisce le condizioni relative all'AFM-I è entrato in vigore il 4 marzo 2015. Dopo l'attuazione delle misure di politica concordate, il 7 maggio 2015 è stata erogata la prima rata dell'AFM-I e il 1o dicembre 2015 la seconda.

(7)L'Unione ha messo a disposizione 524 milioni di EUR in sovvenzioni per il periodo 2011-2015 nell'ambito del programma di cooperazione ordinaria a sostegno dell'agenda di riforme economiche e politiche della Tunisia. Inoltre, nel periodo 2011-2013 sono stati stanziati alla Tunisia 155 milioni di EUR nell'ambito del programma «Sostegno al partenariato, alle riforme e alla crescita inclusiva» (SPRING) e, nel periodo 2014-2015, sono stati stanziati 122 milioni di EUR nell'ambito del programma «Umbrella». Inoltre, dal 2011 la Banca europea per gli investimenti ha erogato prestiti per un importo di 1 338 milioni di EUR.

(8)Nel 2015, l'economia tunisina è stata segnata in modo particolare da vari attentati terroristici che hanno preso di mira attività economiche chiave come il turismo e i trasporti, e volti a ostacolare il consolidamento della transizione politica. Tali attentati hanno avuto ripercussioni negative sulla ripresa economica che iniziava a profilarsi in Tunisia. Insieme al persistere dell'instabilità nella regione (segnata anche dalla ripresa del conflitto libico), in un contesto economico europeo e mondiale ancora debole, tali eventi hanno ulteriormente indebolito la già fragile bilancia dei pagamenti e i conti pubblici. Ciò ha portato a gravi disavanzi di bilancio e di finanziamento estero.

(9)In questo difficile contesto, l'Unione ha ribadito il proprio impegno a sostenere la Tunisia nel processo di riforme economiche e politiche. In particolare, tale impegno è stato espresso nelle conclusioni della riunione del Consiglio di associazione UE-Tunisia che si è tenuta nel marzo 2015 nonché nelle conclusioni del Consiglio del 20 luglio 2015 svoltosi dopo l'attentato terroristico presso Sousse del giugno 2015. Il sostegno politico ed economico dell'Unione al processo di riforme della Tunisia è conforme alla politica dell'Unione nella regione del Mediterraneo meridionale, stabilita nell'ambito della PEV.

(10)A seguito del deterioramento della situazione economica e finanziaria del paese, l'FMI e la Tunisia hanno avviato discussioni in vista di un nuovo accordo per un importo più elevato, che potrebbe assumere la forma di un meccanismo di finanziamento ampliato («programma dell'FMI»), tale da coprire un periodo di quattro anni a partire dalla primavera del 2016. Il nuovo programma dell'FMI consentirebbe di alleviare le difficoltà a breve termine a livello della bilancia dei pagamenti, incoraggiando allo stesso tempo l'attuazione di misure vigorose di risanamento.

Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.

Tratto da:

Link:

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32016D1112

 

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