La Corte dei Conti europea ha deciso di bocciare i progetti dell'Ue volti ad aiutare i Paesi vicini a fronteggiare l'emergenza migrazione a causa della mancanza di una strategia chiara, dei finanziamenti frammentati, degli obiettivi troppo vaghi, dei diritti umani calpestati e della scarsa efficacia sul fronte dei rimpatri.
Il tutto è stato stabilito dalla Magistratura Contabile europea che, per la prima volta, ha esaminato la dimensione esterna della politica di migrazione in Georgia, Libia, Algeria, Moldova, Marocco e Ucraina.
Complessivamente sono stati analizzati 23 progetti dal valore contrattuale di 89 milioni di Euro, su un totale di 742 milioni di Euro.
“La migrazione rappresenta una sfida di capitale importanza per l'Unione europea…la spesa dell'Ue, nel settore della migrazione negli Stati del vicinato, sarà efficace solo se verranno fissati obiettivi chiari, se i fondi saranno assegnati a priorità ben definite e se la governance e il coordinamento tra Organismi dell'Ue e tra la Commissione europea e gli Stati membri verranno migliorati”, ha posto in evidenza Daniele Lamarque, membro della Corte dei Conti europea e Responsabile della Relazione.
Tratto da:
Ansa Europa