“Ritengo che quello degli immigrati sia un problema mondiale, ed in quanto tale dovrà essere affrontato coinvolgendo l'Unione europea, l'ONU, la Russia e gli Stai Uniti…inoltre le partenze vanno fermate in Libia...l'unica politica percorribile è quella che fu attuata dal governo Berlusconi…la vicenda italiana o quella di Calais non sono fatti episodici che possono essere affrontati singolarmente…lo scenario è mondiale e servono interventi proporzionati…nell'area del Mediterraneo la situazione è complicatissima poichè c'è la guerra in Siria e lo scontro con l'Isis coinvolge i curdi e la Turchia, poi la striscia di Gaza…insomma, il Nordafrica è una polveriera e lo è anche l'Africa subsahariana, con Boko Aram…
…in virtù di tutto ciò quello attuale è un panorama di totale instabilità che provoca la fuga di centinaia di migliaia di persone…la Gran Bretagna e la Francia sono state egoiste nei confronti dell'Italia…il Regno Unito fino a ieri è stato durissimo, rifiutando la ripartizione e inoltre non dimentichiamo la reazione di Hollande per i fatti di Ventimiglia…finché il problema era dell'Italia, o di Malta non veniva affrontato…è stata più lucida la Germania, che con le sue 200.000 richieste di asilo contro le 70.000 italiane ha subito parlato di ripartizione, ma il problema non è solo in Africa, infatti c'è anche l'Est Ucraina e Balcani…per questo bisogna muoversi tutti insime”, ha dichiarato Antonio Tajani, Primo Vicepresidente del Parlamento europeo.