La principali banche della Russia non potranno più raccogliere liquidità sui mercati europei per effetto dell'entrata in vigore delle sanzioni Ue inflitte per il ruolo svolto da Mosca nella crisi in Ucraina. Gli istituti di credito in questione sono Sberbank,il più grande della Russia,Vtb bank, Gazprombank,Vnesheconombank e Rosselkhozbank,così come indicato dalla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea.Ad essi è vietato acquisto, vendita, intermediazione all'emissione, o altre negoziazioni su valori mobiliari e strumenti del mercato monetario con scadenza superiore a 90 giorni, emessi dopo il primo agosto 2014.
Oltre alle restrizioni per l'accesso ai mercati finanziari sono previste sanzioni nelle aree della tecnologie “Dual use”,della tecnologia per lo sfruttamento petrolifero,ma solo per alcune categorie di progetti e l'embargo delle armi. Per ciò che concerne il “Dual use” sarà vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, i beni e le tecnologie a duplice uso,anche non originari dell'Unione,a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia, o per un uso in Russia,se i prodotti in questione sono o possono essere destinati,in tutto o in parte, ad un utilizzatore finale militare.
Quanto poi alle tecnologie per lo sfruttamento del petrolio,occorre un autorizzazione preventiva per vendere,fornire,trasferire o esportare, le tecnologie da utilizzare per la prospezione e la produzione di petrolio in acque profonde, per la ricerca e la produzione di petrolio nell'Artico o per progetti relativi allo scisto bituminoso. L'embargo delle armi prevede il divieto di vendere e fornire assistenza tecnica connessa ai beni e alle tecnologie inclusi nell'elenco comune delle attrezzature militari, la loro fabbricazione o manutenzione.
E’ vietato infine fornire finanziamenti connessi,anche se tuttavia tali divieti non pregiudicano l'esecuzione di un obbligo derivante da un contratto,o da un accordo concluso prima del primo Agosto 2014.