“Con il lancio appena effettuato il sistema Galileo è ritornato sul binario giusto…l'invio di altri due satelliti nel 2014 era stato un fallimento costato circa 150 milioni di Euro…gli stessi adesso li si sta cercando di riposizionare…
…l'industria dello spazio è un business rischioso,ma l’importante è essere preparati,ed è proprio per questo che si è deciso di attivare un assicurazione sia per i satelliti,che per il lanciatore satellitare…per ciò che concerne quest’ultimo si è deciso di utilizzare il Soyuz di fabbricazione russa,ma dal 2016 verrà sostituito da Ariane 5,di manifattura completamente europea…lo scopo sarà quello di arrivare ad avere 30 satelliti in orbita nel 2020”,ha dichiarato il Commissario europeo all'Industria Elzbieta Bienkowska.