Il 14 luglio 2024 è entrata in vigore la direttiva anti-tratta dell’Unione europea riveduta, che prevede norme più rigorose per combattere la tratta di esseri umani. Gli Stati membri avranno tempo fino al 15 luglio 2026 per recepire queste nuove norme nel diritto nazionale. La precedente direttiva anti-tratta dell'UE era in vigore dal 2011. A seguito dell'accordo politico raggiunto dai colegislatori nel gennaio di quest'anno, è stato raggiunto un nuovo traguardo nella lotta contro questo crimine atroce. Le forme di sfruttamento si sono evolute negli ultimi anni e la criminalità ha assunto sempre più una dimensione online, diversificando i mezzi e i profitti illeciti. Si stima che i danni economici annui della tratta di esseri umani nell'UE ammontino a 2,7 miliardi di euro.
Le norme rivedute forniranno alle autorità di contrasto e giudiziarie strumenti più efficaci per indagare e perseguire nuove forme di sfruttamento, comprese quelle che avvengono online. Ad esempio, il diritto nazionale dovrà qualificare come tratta lo sfruttamento della maternità surrogata, dei matrimoni forzati e delle adozioni illegali. Utilizzare consapevolmente servizi forniti dalle vittime della tratta diventerà un reato penale. La tratta di esseri umani commessa o facilitata mediante le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, compresi Internet e i social media, diventerà una circostanza aggravante quando collegata allo sfruttamento sessuale. Ciò comporterà sanzioni più elevate.
Le norme rivedute garantiranno inoltre che tutti i paesi dell'Unione uniscano le forze e affrontino le questioni emergenti in modo armonizzato. Gli Stati membri dovranno nominare coordinatori nazionali anti-tratta e aggiornare regolarmente i piani d'azione nazionali, rafforzando il ruolo della rete dell’UE di coordinatori nazionali e relatori sulla tratta di esseri umani. Gli Stati membri dovranno inoltre condividere annualmente i dati sulla tratta tramite EUROSTAT.
Per maggiori informazioni sulle azioni anti-tratta dell'UE, si veda anche la campagna di sensibilizzazione per contribuire a porre fine alla tratta di esseri umani.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
Foto:
Istockphoto (by Getty Images)
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