La Commissione europea è in procinto di adottare un pacchetto di decisioni in materia di infrazioni a causa della mancata comunicazione da parte degli Stati membri delle misure adottate per recepire direttive dell'UE nel diritto nazionale. A tal fine la Commissione UE si accinge ad inviare una lettera di costituzione in mora agli Stati membri che non hanno comunicato le misure nazionali di recepimento delle direttive in questione, il cui termine di recepimento è scaduto di recente. In questo caso, 3 Stati membri non hanno ancora notificato misure di recepimento complete di due direttive dell'UE, che contengono esenzioni per l'uso del piombo nei dispositivi medici e del mercurio nei reometri.
Nel maggio 2023 l’Esecutivo europeo ha adottato due direttive delegate che modificano la direttiva RoHS per le apparecchiature elettriche ed elettroniche, consentendo l'uso del piombo e del mercurio a determinate condizioni.
La direttiva (UE) 2023/1526, che modifica la direttiva 2011/65/UE, autorizza il piombo come stabilizzatore termico del cloruro di polivinile impiegato come materiale di base nei sensori utilizzati nei dispositivi medico-diagnostici in vitro. La sostituzione del piombo in tali sensori è in corso. Tuttavia, per alcune specifiche schede sensori, i fabbricanti necessitano ancora di un'esenzione e di un maggiore periodo di tempo per sviluppare materiali conformi. Analogamente, la direttiva (UE) 2023/1437, che modifica l'allegato IV della direttiva 2011/65/UE, consente l’uso del mercurio nei trasduttori di pressione di fusione per i reometri capillari a determinate condizioni. In numerosi modelli si è già provveduto a sostituire il mercurio con altri materiali, ma poiché il mercurio è utilizzato ad alta temperatura e ad alta pressione, tali materiali sostitutivi non possono ancora essere utilizzati in modo affidabile. Per continuare a consentire l'uso del piombo e del mercurio per questi usi specifici, gli Stati membri devono innanzitutto recepire le direttive delegate. Qualora non lo facciano potrebbero sorgere seri problemi per i settori interessati. Il Belgio, Malta e la Slovenia non hanno recepito nessuna di queste direttive delegate nel diritto nazionale entro il termine del 29 febbraio 2024.
Gli Stati membri interessati dispongono ora di 2 mesi per rispondere alle lettere di costituzione in mora e completarne il recepimento delle direttive. In caso contrario l’Esecutivo comunitario può decidere di emettere un parere motivato.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
Foto:
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