Il 12 luglio 2023 l'Italia ha presentato alla Commissione UE una richiesta di modifica di una serie specifica di traguardi e obiettivi del piano per la ripresa e la resilienza, corrispondenti a dieci misure incluse nella 4a richiesta di pagamento.
Le modifiche proposte sono legate all'impossibilità, dovuta a circostanze oggettive, tra cui l'inflazione e le perturbazioni delle catene di approvvigionamento causate dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, di attuare le misure come inizialmente previsto. Tali modifiche riguardano misure per accelerare e dare priorità agli interventi di efficienza energetica nell'ambito del cosiddetto ‘Superbonus’, l'ampliamento e lo sviluppo delle strutture per l'infanzia, lo sviluppo dell'industria spaziale, dell'industria cinematografica (ossia Cinecittà) e dei trasporti sostenibili, il rilancio e l'ecologizzazione del settore ferroviario, il sostegno alle attività di ricerca e sviluppo nel settore industriale, il sostegno finanziario alle imprese guidate da donne e la promozione del terzo settore nelle regioni meridionali, anche a fini di istruzione e formazione.
L’Esecutivo comunitario valuterà ora se il piano modificato soddisfi ancora i criteri di valutazione previsti nel regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza. Se la valutazione sarà positiva, la Commissione UE presenterà una proposta di decisione di esecuzione del Consiglio modificata per tener conto delle modifiche apportate al piano italiano. Gli Stati membri avranno quindi fino a quattro settimane per approvare la valutazione della Commissione. L'approvazione delle modifiche proposte consentirebbe all'Italia di presentare rapidamente la quarta richiesta di pagamento e di proseguire l'effettiva attuazione del piano per la ripresa e la resilienza.
Maggiori informazioni sul piano italiano per la ripresa e la resilienza sono disponibili qui.
Maggiori informazioni sul processo di revisione dei piani per la ripresa e la resilienza sono disponibili in questo documento di domande e risposte.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
Foto:
Istockphoto (by Getty Images)
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