"Abbiamo individuato un percorso di normalizzazione, del tutto legittimo e necessario, citando il mio collega della Banca d'Italia, Ignazio Visco. Ognuno ha la sua opinione su quale sia lo strumento giusto e quali siano i tempi giusti, ma c'è solo un'istituzione responsabile della politica monetaria ed è la Bce.
L'attività dell'area euro è frenata dagli elevati costi energetici, dall'intensificarsi delle interruzioni delle catene di approvvigionamento e dalla maggiore incertezza portata dalla guerra della Russia in Ucraina.
Le previsioni della Banca Centrale europea non indicano una ‘recessione’ dell'Eurozona, ma potrebbero esserci rischi di peggioramento della crescita nel caso di sviluppi negativi della guerra in Ucraina, delle difficoltà di accesso al petrolio e al gas e di boicottaggio da parte della Russia. Seguiamo con molta attenzione quello che accade nell'economia".
Ciò è quanto dichiarato dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, rispondendo a una domanda dell'eurodeputato tedesco Guennar Beck circa l'opinione del consigliere del premier Draghi, Francesco Giavazzi, secondo il quale l'aumento dei tassi di interesse sarebbe lo strumento sbagliato contro l'inflazione.
Tratto da:
Ansa Europa.
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