"Penso che nel pomeriggio potremo offrire un accordo ai capi di Stato e di governo. La parola embargo non è esatta, si vuole fermare l'acquisto del petrolio russo da parte dei paesi europei, bisogna decidere all'unanimità quindi ci sono trattative.
Vladimir Putin usa il grano come arma di guerra. Ci sono 20 milioni di tonnellate di grano immagazzinate in Ucraina che dovrebbero essere esportate e poi si deve far spazio nei magazzini per il prossimo raccolto. Sulle vie per l'esportazione del grano ucraino dobbiamo trovare una strada alternativa, la rotta marittima è molto difficile, stiamo lavorando.
Quanto all'idea di aprire un corridoio umanitario sul Mar Nero possiamo immaginarlo, ma non possiamo farlo senza l'accordo della Russia, queste acque sono piene di mine. Abbiamo bisogno di un accordo con la Russia e deve essere fatto a livello delle Nazioni Unite".
Ciò è quanto dichiarato dall'Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrel a Radio Info parlando delle trattative tutt'ora in corso per decidere restrizioni alle importazioni di petrolio russo nel sesto pacchetto di sanzioni alla Russia.
Tratto da:
Ansa Europa.
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