“E’ opportuno che il Parlamento italiano riprenda il processo di modifica della legge sulla diffamazione in modo da depenalizzare il reato e portare la legislazione in linea con quanto stabilito dagli standard del Consiglio d'Europa”.
Questo è quanto chiesto dall'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione paneuropea nel Rapporto inerente alla Protezione della Libertà di Stampa,che verrà discusso e votato tra una settimana a Strasburgo nel corso della sessione plenaria.L'Assemblea,nel richiamare l’Italia,ha ricordato che la richiesta di cambiare la legge sulla diffamazione è stata rivolta per la prima volta a Roma in un Rapporto votato nel 2007,specificando che le modifiche dovranno essere introdotte sulla base di quanto richiesto dalla Commissione di Venezia,ovvero l'Organo di esperti Costituzionali del Consiglio d'Europa,nel Dicembre 2013.
A quei tempi la Commissione di Venezia aveva osservato che il disegno di legge in discussione in Parlamento rappresentava,indubbiamente,uno sforzo per migliorare la legislazione,evidenziando però il bisogno di introdurre ulteriori modifiche,in particolare per rendere più esplicito il requisito di proporzionalità tra le sanzioni pecuniarie e le condizioni economiche del giornalista come criterio di valutazione dei danni da versare al diffamato.