“La lotta contro i cambiamenti globali ha bisogno di un trattamento choc,che ad oggi non sembra essere in programma”.Questo è quanto commentato da Mahi Sideridou,Direttore di Greenpeace Europea.”Attraverso i meccanismi previsti dal pacchetto,secondo Femke de Jong di Carbon Market Watch,i leader europei di fatto hanno concordato solo un target del 31% di riduzione di CO2…gli stessi,su rinnovabili ed efficienza energetica sono vicini,o addirittura al di sotto le attuali tendenze”,ha evidenziato Jason Anderson,Responsabile Clima/Energia dell'Ufficio europeo del Wwf,secondo cui gli sforzi iniziali dell'Europa per combattere i cambiamenti climatici e far avanzare l'energia pulita sono stati gettati via.
In base a quanto riportato dall'industria europea del Fotovoltaico,il target di almeno il 27% di rinnovabili sarebbe troppo basso per liberare il pieno potenziale del solare,anche se rappresenta un segnale importante sul fatto che gli investimenti continueranno.”Il target del 27% è deludente e contrario ai piani di Bruxelles di rendere l'Europa leader mondiale nelle rinnovabili”,ha continuato l'eolico Ewea,chiedendo chiarezza per i finanziatori sulla natura del target,vincolante solo a livello europeo e non nazionale.Sul fronte dell'Europarlamento ha fatto sentire la propria voce il gruppo dei socialisti,deciso a sfruttare la clausola di revisione della strategia dopo Parigi 2015.
”Il compromesso del Consiglio è solo un punto di partenza…occorre fare di più”,ha evidenziato il Presidente dei socialisti europei Gianni Pittella.”L'accordo ottenuto è il minimo richiesto,di conseguenza lavoreremo all'Europarlamento affinché vengano raggiunti obiettivi più ambiziosi e ci aspettiamo dalla Commissione Juncker di provare con i fatti che la sostenibilità sia in effetti una priorità”,ha dichiarato il Vicepresidente dei socialisti Kathleen Van Brempt.”Accettando questo debole accordo,ha attaccato Guy Verhofstadt,Presidente del gruppo dei liberali (Alde),gli Stati membri hanno posto le loro priorità nazionali a breve termine prima degli interessi europei”.