“L'operazione Triton,o Frontex plus non potrà sostituire Mare Nostrum…ciò è stato evidenziato anche dal Commissario Malmstrom…a mio avviso quello che serve è una risposta politica,non tecnica”.Questo è quanto dichiarato dall'ex Ministro all'Immigrazione,ora Eurodeputato socialista Cecile Kyenge in una conferenza stampa,a cui ha partecipato,tra gli altri,Alexandre Georges,fondatore del movimento:”Kayak per il diritto alla vita”,che a Bruxelles ha portato la sua testimonianza sugli sbarchi a Lampedusa,denunciando un cattivo utilizzo dei fondi,connivenze e ingerenze della mafia.
”Con Triton si faranno dieci passi indietro,sia perchè il mandato di Frontex è quello del pattugliamento delle frontiere e non di salvare vite,che perchè le acque internazionali non saranno coperte…come detto occorre una risposta politica per prevenire e proteggere le persone ancor prima di affrontare il mar Mediterraneo e tutti i Paesi,sulla base della solidarietà e della corresponsabilità devono essere implicati in una politica comune europea per l'asilo e l'immigrazione…per ciò che concerne poi la politica dei Centri di Identificazione condotta dai governi di centro-destra in Italia ritengo che sia costata 300 milioni,quindi una spesa di gran lunga superiore ai nove milioni al mese di Mare Nostrum…bisogna cambiare direzione e investire le risorse nella politica di inclusione,invece che in quelle di sicurezza”,ha continuato l’ex Ministro.
Rispetto all'audizione del Commissario designato all'Immigrazione e affari Interni Dimitris Avramopoulos,Kyenge ha affermato:”Gli daremo un credito perché ha preso impegni davanti ai deputati e noi,volta per volta,a partire da Dicembre…monitoreremo e stimoleremo a cambiare l'approccio delle politiche europee…la sua disponibilità è molto positiva,ma andremo a verificare i fatti concreti”.