Sme Assembly:"Rappresentano il 99% delle aziende europee e pesano per il 57% sul Pil dell'Unione europea...saranno le piccole medie imprese ad essere al centro delle neo strategie di crescita dell'Unione Europea”.

“Rappresentano il 99% delle Aziende europee e pesano per il 57% sul Pil dell'Unione europea...sono le piccole medie imprese ad essere al centro delle neo strategie di crescita dell'Unione Europea,che punta sulle stesse per rilanciare l'occupazione e espandere l'influenza europea sui mercati internazionali,dal Far East agli Stati Uniti,rendendole protagoniste del trattato di libero scambio Ttip.Questo è quanto è emerso dalla due giorni della Sme Assembly,l'Assemblea delle Pmi,organizzata dalla Commissione Europea a Napoli,dove è stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ad accogliere i circa 600 delegati dai 28 Paesi dell'Unione europea.

”Per ciò che concerne le Pmi intendiamo varare un nuovo “Small business act”,per il quale abbiamo raccolto indicazioni anche da questa assemblea di Napoli”,ha dichiarato il Commissario all'Industria Nelli Feroci.Proprio sull'attuazione dello “Small business act” del 2008,Bx ha presentato a Napoli il rapporto 2014,da cui emerge che per l'Italia,dopo le due recessioni,il peggio sembra passato per le imprese,ma resta da vedere se la loro situazione sia effettivamente migliorata nel 2013.La performance della Penisola continua infatti ad essere sotto la media europea e il Paese deve migliorare in molte altre aree,tra cui l'accesso al credito,il taglio dei costi e della burocrazia.

”Aspetti evidenziati anche il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi,secondo cui le Pmi italiane,ed europee,devono far leva su innovazione internazionalizzazione e accesso al credito.”Bisogna fare in modo che ci sia sempre una maggiore osmosi tra la ricerca e il sistema delle imprese…con la legge di stabilità cercheremo di sostenere gli investimenti delle imprese italiane e di orientarle proprio su ricerca e innovazione…attualmente sono 2600 le Start-up e trenta gli incubatori certificati…il governo si sta adoperando per accompagnarle all'internazionalizzazione con informazioni e azioni di promozione verso i nuovi mercati…ritengo sia molto spinoso il nodo sull'accesso al credito,visto che solo un'impresa su tre,nell'ultimo anno,ha ottenuto i finanziamenti necessari e a rimanere fuori sono spesso giovani imprese,ma anche su questo l'Italia sta lavorando…con il fondo di garanzia per le Pmi nel 2013 ha accolto 77 mila operazioni per 10,8 miliardi e 6,4 miliardi di garanzie”,ha continuato il Ministro.

"Una consistente spinta alla crescita può venire dal redigendo trattato di libero scambio Ue-Usa,che dovrebbe guardare con maggiore attenzione proprio alle piccole e medie imprese…nel Ttip abbiamo un obiettivo ambizioso,ovvero vorremmo che ci fosse un capitolo dedicato alla Pmi,sarebbe la prima volta che questo accade in un grande accordo di libero scambio…l'opportunità è preziosa…serve però una maggiore informazione poichè le piccole imprese non hanno ben chiaro le enormi opportunità del Ttip,magari molti pensano che questo accordo riguardi solo le grandi Aziende,ma non è così”,ha dichiarato Daniel Calleja,Direttore Generale della Direzione Impresa e Industria della Commissione Europea.

 

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