“Come persona che ha un ruolo pubblico mi assumo tutte le responsabilità di questa vicenda e ho già messo in atto ogni azione necessaria…sto restituendo, fino all’ultimo centesimo, la somma che viene contestata con una detrazione che ogni mese mi viene prelevata direttamente dallo stipendio…mia madre, per potermi supportare in questo ruolo, si è presa l’aspettativa non retribuita dal suo lavoro pubblico come insegnante…
…la possibilità di scegliere un familiare come collaboratore era permessa fino al 2009, con un periodo transitorio di un anno, come mi aveva spiegato il mio Commercialista che aveva anche consultato gli Uffici del Parlamento europeo…solo nel 2016 vengo a scoprire che tale possibilità era stata esclusa dai Regolamenti parlamentari, per questa ragione, già lo scorso 3 Aprile 2016 ho ritirato l’incarico al mio Commercialista che, seppure in buona fede, aveva commesso l’errore”, ha dichiarato l’Eurodeputato Lara Comi, in merito alla vicenda dell’incarico di collaboratore fiduciario affidato alla madre nel periodo 2009-2010, assunzione contestata dal Parlamento europeo.
Tratto da:
Ansa Europa.