“No alla fortezza Europa”.Il neo Commissario designato ad Immigrazione e Affari Interni,il greco Dimitris Avramopoulos,primo nella storia dell'Unione ad avere un portafogli dedicato alle Politiche sui flussi Migratori,ha così esposto la sua linea politica davanti agli Europarlamentari della Commissione Liberta Civili.Rispondendo alle 45 domande di scrutinio,Avramopoulos ha delineato le sue priorità,ovvero rafforzamento di Frontex,sia sotto il profilo delle risorse,che con un potenziamento della mission volta non solo alla sorveglianza delle frontiere,ma anche a salvare vite,revisione del regolamento di Dublino,all'insegna di una maggiore solidarietà,piena applicazione del pacchetto di politiche sull'asilo senza sconti,ne scorciatoie,ed un lavoro minuzioso per arrivare ad un tessuto omogeneo di regole per una politica dell'immigrazione legale,in stretta collaborazione con il servizio di Azione esterna e quindi con Federica Mogherini,Alto Rappresentante designato.
Si è difeso senza difficoltà di fronte ai tiri incrociati delle Eurodeputate Laura Ferrara e Barbara Spinelli (Lista Tsipras),che gli hanno rimproverato gli elogi espressi quando il governo Papandreu fece costruire una barriera di filo spinato sul confine greco con la Turchia per far fronte agli arrivi di migranti,parlando di una caricatura umoristica quando il Capo della delegazione dei pentastellati,Ignazio Corrao,ha chiesto chiarimenti su una foto che circola su Internet in cui viene ritratto con un mitra vicino al confine turco.Nel complesso è stata un'audizione che ha convinto i socialisti europei,in particolare il Vice-presidente dell'S&D Tanja Fajon,che ha accolto con favore la decisa posizione di Avramopoulos contro un'Europa-fortezza.Parere favorevole anche da Amnesty International:”Riteniamo che abbia fatto alcuni passi importanti e vada nella giusta direzione politica,anche se poi tutto andrà visto nel dettaglio”,hanno dichiarato dalla delegazione europea.Ma Amnesty,che a Bruxelles ha presentato un rapporto sul numero record di morti in mare nel 2014 (ne ha stimati 2.500 fino al 15 Settembre),ha bocciato l'idea della sostituzione di Mare Nostrum con l'operazione Triton.
”Siamo fortemente preoccupati poichè un'operazione che sta funzionando ha intenzione di chiudere i battenti,mentre Frontex plus,o Triton come si dovrà chiamare,non ha al momento i requisiti per poter far fronte alla situazione”,ha commentato Matteo de Bellis di Amnesty Europa.Affinchè Frontex plus conquisti l'idoneità,secondo l'Organizzazione non governativa,dovrà pattugliare le acque internazionali del Mediterraneo centrale,con un maggiore contributo di uomini e mezzi da parte degli Stati membri e un chiaro mandato per salvare vite umane.