Katainen:"Per ciò che concerne il Patto di Stabilità dico solo che è molto difficile modificarne le regole”.

“Per ciò che concerne il Patto di Stabilità dico solo che è molto difficile modificare le regole…di tanto in tanto qualcuno propone che le spese per gli investimenti siano un pò scontate dal deficit…ma quali investimenti?...dall'istruzione all'Università,dalle infrastrutture alla difesa,tutte sono importanti…per tale motivo trovo difficile modificare le stesse in questa fase".

Ciò è quanto dichiarato dal Commissario europeo agli Affari Economici Jyrki Katainen,osservando però come si potrebbero stilare priorità di investimenti associandoli a riforme fondamentali.”Siamo pronti a confrontarci con la Commissione Ue entrante su nuove regole che interpretino il patto di stabilità in modo "Growth-friendly",questo è quanto evidenziato dal Sottosegretario Sandro Gozi,intervenendo al sesto Forum della Coesione e richiamando la necessità di utilizzare le possibilità di flessibilità esistenti al di là dei tentativi già fatti per il cofinanziamento dei fondi delle politiche di coesione.

”Mettere uno stop al consolidamento,o lasciare crescere il nostro debito non credo lancerebbe un messaggio incoraggiante che siamo su una strada sana e che farebbe aumentare gli investimenti…la questione crescita-consolidamento non è bianco,o nero…quando ci sono pochi soldi occorre definire meglio quali siano le priorità per la migliorarsi…per tale motivo dobbiamo prendere in considerazione molto attentamente quello che la Commissione europea può fare insieme agli Stati membri per incoraggiare gli stessi a mettere più fondi in investimenti e ricerca, coinvolgendo anche il settore privato e usando i soldi pubblici come leva per attrarre quelli privati…la ragione per cui il livello di investimenti pubblici si è ridotto durante in questi anni di crisi è perché gli Stati membri hanno preferito agire su questa voce,che è più facile da tagliare,invece di ridurre altra spesa pubblica…gli Stati dovranno quindi definire meglio le priorità di spesa nei prossimi anni,investendo soprattutto per costruire qualcosa di nuovo che serva per aumentare la competitività dei Paesi…in tal senso,non dobbiamo vedere le politiche di coesione solo come uno stimolo fiscale,ma piuttosto come strumento per colmare il divario tra le condizioni di finanziamento pubblico e le necessità di investimento”,ha concluso il Commissario Katainen.

 

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