“Occorre maggiore impegno sulla clausola di flessibilità e più dettagli sul piano di investimenti”.E’ questo che l'Italia vuole vedere al più presto dalla neo Commissione Juncker,secondo quanto ieri ha spiegato il Sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi.
Lo stesso ha poi affermato che a regole costanti l’Unione europea deve sfruttare meglio la clausola e gli Stati dovranno usare adeguatamente i fondi strutturali.”C’è bisogno che le regole siano al servizio della crescita,per evitare quanto accaduto in passato,ovvero una riduzione dell'uso dei fondi per la rigidità delle stesse...l'Italia vorrebbe inoltre aprire con la nuova Commissione un dibattito sulla differenziazione degli investimenti,che non è prevista con l'attuale clausola di flessibilità,che invece consente solo di scostarsi temporaneamente dal percorso di riduzione del debito…per ciò che concerne il piano di investimenti pubblici e privati,annunciato da Juncker,sarà importante che le risorse siano aggiuntive,come ha già detto il Presidente della Commissione e considerato che il lancio è previsto per Febbraio 2015 ci aspettiamo che al Consiglio europeo di Dicembre si possa discutere dei suoi aspetti dettagliati”,ha continuato.Gozi ha poi ricordato che il piano per gli investimenti era una delle priorità del semestre italiano…siamo felici che Juncker l'abbia fatta propria.
Accanto al piano per far decollare gli investimenti c'è la ricerca di nuovi strumenti di finanziamento,come prevedeva l'Agenda Van Rompuy approvata dall’Unione europea a Giugno scorso.”Su tale punto le discussioni sono in corso a livello di Consiglio Ecofin e Affari Generali e puntano a vedere quali possibili strumenti di finanziamenti ulteriori ci siano,andando sul mercato e quale nuovo ruolo gli investitori pubblici a partire dalla Bei ma non solo,possano svolgere”,ha concluso il Sottosegretario.
