“La Politica di Coesione europea ha avuto un ruolo fondamentale nell'attenuare l'impatto della crisi sugli investimenti pubblici degli Stati membri”.Questo è quanto emerge dal Sesto Rapporto sulla Politica di Coesione,presentato ieri a Bruxelles,secondo il quale senza i fondi strutturali europei 2007-2013 gli investimenti pubblici nei Paesi più colpiti dalla crisi sarebbero caduti di un aggiuntivo 50%.Per effetto della crisi,viene riportato nello studio,tra il 2008 e il 2013,in Europa gli investimenti pubblici sono diminuiti del 20% in termini reali.In Spagna,Grecia e Irlanda la flessione è stata del 60% circa.
Nei Paesi dell'Europa centrale ed orientale,in cui la politica di coesione ha un ruolo significativo,gli investimenti pubblici hanno subito la flessione di un terzo.Come risposta alla crisi inoltre Bruxelles e Stati membri hanno ridiretto alcuni investimenti della coesione verso aree in cui l'impatto sull'attività economica e l'occupazione sarebbe stato più forte.Per tale motivo oltre 45 miliardi,pari al 13% del totale dei fondi,a fine 2013 sono stati riallocati.
La Commissione europea ha infine approvato misure per aumentare la liquidità per gli Stati membri più colpiti dal perido poco felice.L'adozione di queste misure da parte di Parlamento e Consiglio europeo hanno permesso una riduzione del contributo nazionale,portando a più di 7 miliardi di pagamenti anticipati aggiuntivi.E’ stata inoltre approvata una riduzione successiva del co-finanziamento nazionale di un valore di circa 2,1 miliardi di Euro.