Secondo il Parlamento europeo la Cina non è un economia di mercato e ancora non soddisfa i cinque criteri stabiliti dall’Unione europea per definire tali economie.
Ciò è quanto riportato nella Risoluzione bipartisan sostenuta da popolari (Ppe), socialisti (S&D), liberali (Alde), conservatori (Ecr) e Verdi, approvata con 546 sì, 28 no e 77 astenuti. Alla Commissione europea, attraverso il Testo, è stato quindi chiesto di mantenere i meccanismi anti-dumping e di opporsi a qualsiasi concessione unilaterale dello status di economia di mercato.
I cinque criteri europei cui fa riferimento il Parlamento sono:
-Sottoporre le Imprese a revisione contabile indipendente, seguendo i criteri di contabilità internazionali;
-Far sì che i costi di produzione e la situazione finanziaria delle Imprese non siano soggetti a distorsioni di rilievo, comprese le svalutazioni degli attivi e i pagamenti con compensazione dei debiti;
-Non avere significative interferenze statali nelle decisioni delle Imprese in materia di prezzi, costi e fattori produttivi;
-La liberalizzazione dei tassi di cambio;
-Garantire certezza del diritto in materia fallimentare e di proprietà delle Imprese.
Tratto da:
Ansa Europa