Regolamento Delegato (UE) 2023/2462 della Commissione del 22 agosto 2023 che integra il Regolamento (UE) 2019/1022 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Giustizia 1702

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2019/1022 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, che istituisce un piano pluriennale per le attività di pesca che sfruttano gli stock demersali nel Mar Mediterraneo occidentale e che modifica il regolamento (UE) n. 508/2014 (1), in particolare l’articolo 14,

considerando quanto segue:

(1)Il regolamento (UE) 2019/1022 istituisce un piano pluriennale per le attività di pesca demersale nel Mar Mediterraneo occidentale. L’articolo 14 di tale regolamento conferisce alla Commissione il potere di adottare atti delegati al fine di integrare detto regolamento mediante l’adozione di modalità dettagliate per l’attuazione dell’obbligo di sbarco per tutti gli stock di specie presenti nel Mar Mediterraneo occidentale soggetti all’obbligo di sbarco e per le catture indesiderate di specie pelagiche nelle attività di pesca che sfruttano gli stock di cui a tale disposizione.

(2)Il regolamento delegato (UE) 2021/2066 della Commissione (2) prevede l’attuazione dell’obbligo di sbarco per alcuni stock demersali nel Mar Mediterraneo occidentale, applicabile dal 1o gennaio 2022 al 31 dicembre 2024. Ha inoltre istituito un’esenzione legata all’alto tasso di sopravvivenza fino al 31 dicembre 2022 per tre specie di bivalvi: vongole (Venus spp.), vongole (Venerupis spp.) e cappasanta (Pecten jacobaeus).

(3)Il regolamento delegato (UE) 2022/2288 della Commissione (3) ha prorogato la durata dell’esenzione legata all’alto tasso di sopravvivenza fino al 31 dicembre 2023 per la cappasanta (Pecten jacobaeaus) e le vongole (Venerupis spp.) e fino al 31 dicembre 2024 per le vongole (Venus spp.).

(4)Il 3 maggio 2023 la Spagna, la Francia e l’Italia («gruppo ad alto livello Pescamed») hanno presentato alla Commissione una raccomandazione comune iniziale con cui hanno proposto la proroga di alcune esenzioni dall’obbligo di sbarco per le attività di pesca demersale nel Mar Mediterraneo occidentale, tenendo conto dei pareri del consiglio consultivo per il Mediterraneo («MEDAC»).

(5)Lo CSTEP ha valutato la raccomandazione comune iniziale il 15 giugno 2023 (4).

(6)Il 28 giugno 2023 il gruppo ad alto livello Pescamed ha presentato una raccomandazione comune aggiornata.

(7)A norma dell’articolo 18 del regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (5) la Commissione ha esaminato la raccomandazione comune aggiornata del gruppo Pescamed alla luce della valutazione della raccomandazione comune iniziale effettuata dallo CSTEP per garantire che le raccomandazioni comuni aggiornate siano compatibili con le misure di conservazione pertinenti dell’Unione, compreso l’obbligo di sbarco.

(8)La Commissione ha inoltre tenuto conto degli elementi seguenti: i) la prossima valutazione dell’obbligo di sbarco (6) dovrebbe fornire maggiori informazioni sull’efficacia, l’efficienza, la coerenza, la pertinenza e il valore aggiunto dell’obbligo di sbarco; e ii) il comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP) ha osservato (7) che l’attuale processo di valutazione delle raccomandazioni comuni è inefficiente, che è necessaria una nuova riflessione su come possa essere ulteriormente migliorato e che tale riflessione consentirebbe una discussione sulle questioni relative ai dati e sulla ricerca di nuovi modi per migliorare l’attuazione dell’obbligo di sbarco.

(9)Nel Mar Mediterraneo occidentale inoltre le specie sono catturate contemporaneamente e in quantitativi altamente variabili, il che rende difficoltoso un approccio per stock unico. Tali specie sono catturate da pescherecci di piccole dimensioni e sbarcate in diversi punti di sbarco ripartiti geograficamente lungo la costa, dando luogo a costi sproporzionati legati alla gestione delle catture indesiderate.

(10)Nella raccomandazione comune aggiornata gli Stati membri hanno inoltre rinnovato il loro impegno a intraprendere nuovi studi e ad aumentare la selettività degli attrezzi da pesca in linea con i risultati dei programmi di ricerca in corso, al fine di ridurre e limitare le catture indesiderate, in particolare le catture di taglia inferiore a quella minima di riferimento per la conservazione. Si sono altresì impegnati a individuare ulteriori zone di chiusura della pesca sulla base del parere dello CSTEP al fine di ridurre la mortalità del novellame laddove vi siano prove di una sua elevata concentrazione.

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EurLex

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