Regolamento (UE) 2023/588 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 marzo 2023 che istituisce il programma dell’Unione per una connettività sicura per il periodo 2023-2027.

Giustizia 111

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 189, paragrafo 2,

vista la proposta della Commissione europea,

previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,

deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (1),

considerando quanto segue:

(1)Le conclusioni del Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre 2013 hanno accolto con favore la preparazione delle comunicazioni satellitari per scopi governativi di prossima generazione mediante una stretta cooperazione fra gli Stati membri, la Commissione e l’Agenzia spaziale europea (ESA). Le comunicazioni satellitari per scopi governativi sono state inoltre individuate come uno degli elementi della strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell’Unione europea del giugno 2016. Esse devono contribuire alla risposta dell’Unione alle minacce ibride e fornire sostegno alla strategia dell’Unione per la sicurezza marittima e alla politica dell’Unione per l’Artico.

(2)Le conclusioni del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo 2019 hanno sottolineato che l’Unione deve proseguire lo sviluppo di un’economia digitale competitiva, sicura, inclusiva ed etica, dotata di una connettività di livello mondiale.

(3)La comunicazione della Commissione, del 22 febbraio 2021, dal titolo «Piano d’azione sulle sinergie tra l’industria civile, della difesa e dello spazio» afferma che il progetto «consentirà a tutti i cittadini europei di usufruire di connessioni ad alta velocità e fornirà un sistema di connettività resiliente che permetterà all’Europa di rimanere connessa in ogni circostanza».

(4)Nel documento «Una bussola strategica per la sicurezza e la difesa», adottato dal Consiglio il 21 marzo 2022, si riconosce che le infrastrutture spaziali dell’Unione e dei suoi Stati membri contribuiscono alla nostra resilienza e offrono servizi chiave che sostituiscono o integrano le infrastrutture terrestri per le telecomunicazioni. Invita quindi l’Unione a lavorare alla proposta relativa a un sistema di comunicazione sicuro globale dell’Unione basato sulla tecnologia spaziale.

(5)Una delle componenti del programma spaziale dell’Unione, istituito dal regolamento (UE) 2021/696 del Parlamento europeo e del Consiglio (2), è GOVSATCOM, che mira a garantire la disponibilità a lungo termine di servizi di comunicazione satellitare affidabili, sicuri, scalabili ed efficienti in termini di costi per gli utenti GOVSATCOM. Il regolamento (UE) 2021/696 prevede che in una prima fase della componente GOVSATCOM, vale a dire all’incirca fino al 2025, saranno messe in comune e condivise le capacità esistenti attraverso il polo GOVSATCOM. In tale contesto, la Commissione deve acquisire capacità GOVSATCOM presso gli Stati membri che dispongono di sistemi nazionali e di capacità spaziali nonché da fornitori commerciali di comunicazioni o servizi satellitari, tenendo conto degli interessi fondamentali dell’Unione in materia di sicurezza.

In tale prima fase, i servizi GOVSATCOM devono essere introdotti sulla base di un approccio graduale, alla luce del potenziamento delle capacità dell’infrastruttura del polo GOVSATCOM. Tale approccio si basa anche sul presupposto che, qualora nel corso della prima fase un’analisi dettagliata dell’offerta e della domanda future dovesse indicare che si è rivelato insufficiente a coprire l’evoluzione della domanda, sarà necessario avviare una seconda fase e sviluppare ulteriori infrastrutture spaziali o capacità aggiuntive su misura tramite la cooperazione con il settore privato, ad esempio con operatori satellitari dell’Unione.

(6)Il 22 marzo 2017 il comitato politico e per la sicurezza del Consiglio ha approvato le esigenze degli utenti militari e civili di alto livello di comunicazioni satellitari per scopi governativi (GOVSATCOM), un documento preparato dal servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) con il quale sono state unite le necessità degli utenti militari individuate dall’Agenzia europea per la difesa nell’obiettivo comune in materia di personale adottato nel 2013 e le esigenze degli utenti civili rilevate dalla Commissione. Da analisi successive della Commissione è emerso che l’attuale offerta di comunicazioni satellitari dell’Unione, sulla base delle capacità degli Stati membri dotati di sistemi nazionali e del settore privato, non è in grado di soddisfare alcune nuove esigenze della domanda governativa che si stanno orientando verso soluzioni caratterizzate da maggiore sicurezza, bassa latenza e copertura globale. Tali esigenze dovrebbero essere monitorate e riesaminate periodicamente.

(7)I recenti progressi tecnici hanno consentito l’affermazione di costellazioni di comunicazioni in orbita non geostazionaria (NGSO) e la progressiva offerta di servizi di connettività ad alta velocità e a bassa latenza. Vi è pertanto l’opportunità di far fronte alle esigenze in evoluzione degli utenti autorizzati dai governi attraverso lo sviluppo e la realizzazione di infrastrutture supplementari, in quanto all’interno dell’Unione sono attualmente disponibili le notifiche delle frequenze presso l’Unione internazionale delle telecomunicazioni, che sono necessarie per fornire i servizi richiesti. Se non utilizzate, tali notifiche delle frequenze diventeranno obsolete e saranno attribuite ad altri attori. Poiché le frequenze e gli slot orbitali sono una risorsa sempre più scarsa, la Commissione, attraverso un processo aperto e trasparente con gli Stati membri, dovrebbe cogliere questa opportunità per concludere, con gli Stati membri che forniscono notifiche delle frequenze, accordi di licenza specifici per la fornitura di servizi governativi basati sull’infrastruttura governativa. Il settore privato è responsabile dell’ottenimento dei diritti relativi alle notifiche delle frequenze necessarie per la fornitura di servizi commerciali.

(8)La domanda di servizi di comunicazione satellitare basati sullo spazio sicuri e affidabili da parte degli attori governativi dell’Unione è in crescita, in particolare perché tali servizi rappresentano l’opzione meglio praticabile in mancanza di sistemi di comunicazione di terra, o qualora essi siano perturbati o inaffidabili. Un accesso a prezzi abbordabili ed efficiente in termini di costi alla comunicazione satellitare è indispensabile anche nelle zone in cui non esiste un’infrastruttura terrestre, compresi gli oceani, lo spazio aereo, le zone remote e dove le infrastrutture terrestri sono soggette a gravi interruzioni o non possono essere ritenute affidabili in situazioni di crisi. La comunicazione satellitare può aumentare la resilienza complessiva delle reti di comunicazione, ad esempio offrendo un’alternativa in caso di attacchi fisici o attacchi informatici riguardanti le infrastrutture terrestri locali, incidenti o catastrofi naturali o provocate dall’uomo.

(9)L’Unione dovrebbe assicurare la fornitura di soluzioni di comunicazione satellitare resilienti, globali, sicure, protette, ininterrotte, garantite e flessibili per le esigenze e le disposizioni governative in evoluzione, sviluppate su una base tecnologica e industriale dell’Unione, al fine di aumentare la resilienza delle operazioni delle istituzioni degli Stati membri e dell’Unione.

(10)È pertanto importante istituire un nuovo programma, ossia il programma dell’Unione per una connettività sicura («programma») per fornire un’infrastruttura di comunicazione satellitare multi-orbitale dell’Unione per uso governativo, integrando e completando nel contempo le capacità nazionali ed europee esistenti e future nel quadro della componente GOVSATCOM, e sviluppando ulteriormente e integrando gradualmente l’iniziativa «Infrastruttura europea di comunicazione quantistica» (EuroQCI) nel sistema di connettività sicura.

Per saperne di più:

Tratto da:

Link:

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv%3AOJ.L_.2023.079.01.0001.01.ITA&toc=OJ%3AL%3A2023%3A079%3ATOC

Foto:

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