Decisione (PESC) 2015/203 del Consiglio del 9 Febbraio 2015.

Il Consiglio dell’Unione europea,

visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 28,

vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)Le attività spaziali sono in piena espansione e di cruciale importanza. Lo spazio rappresenta una risorsa per tutti gli stati del mondo. Quelli che ancora non hanno attività spaziali potrebbero averle in futuro. Pertanto, l'Unione ritiene che il rafforzamento della sicurezza delle attività nello spazio extraatmosferico sia un obiettivo importante che contribuirà allo sviluppo e alla sicurezza degli stati. Tale obiettivo fa parte della politica spaziale dell'Unione.

(2)Il 12 dicembre 2003 il Consiglio europeo ha adottato una strategia europea in materia di sicurezza che individua sfide e minacce a livello globale e invita a sviluppare un ordine internazionale basato sul diritto e fondato su un multilateralismo efficace e su istituzioni internazionali ben funzionanti.

(3)La strategia europea in materia di sicurezza riconosce alla Carta delle Nazioni Unite un ruolo fondamentale nell'ambito delle relazioni internazionali e raccomanda che le Nazioni Unite siano rafforzate e dotate dei mezzi necessari per assolvere alle loro responsabilità e agire con efficacia. L'Unione persegue un elevato livello di cooperazione in tutti i campi delle relazioni internazionali, tra l'altro al fine di preservare la pace, prevenire i conflitti e rafforzare la sicurezza internazionale, conformemente agli obiettivi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite.

(4)L'Unione si impegna a favore dell'elaborazione e dell'attuazione di misure trasparenti e miranti a rafforzare la fiducia come mezzo per conseguire un rafforzamento della sicurezza spaziale. L'Unione è inoltre particolarmente sensibile alla questione dei rischi connessi ai detriti spaziali, indipendentemente dalla loro origine, che pregiudica le attività presenti e future.

(5)Il 18 settembre 2007, nella sua risposta alla risoluzione 61/75 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 6 dicembre 2006, l'Unione ha presentato una proposta relativa a un codice di condotta internazionale per le attività nello spazio extraatmosferico (il «codice di condotta») e ha avviato consultazioni per promuovere l'elaborazione di un progetto preliminare.

(6)Nelle conclusioni dell'8 e 9 dicembre 2008, il Consiglio dell'Unione europea ha sostenuto il primo progetto di codice di condotta internazionale, che prevedeva la partecipazione degli stati su base volontaria e comportava misure trasparenti e miranti a rafforzare la fiducia, come base per consultazioni con i principali stati terzi che svolgono attività o hanno interessi nello spazio extraatmosferico, allo scopo di ottenere un testo accettabile per il maggior numero di stati.

(7)Il 27 settembre 2010 il Consiglio dell'Unione europea ha incaricato l'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (AR), di procedere a ulteriori e più ampie consultazioni sulla base di una versione riveduta del codice di condotta elaborato dall'Unione, alla luce delle consultazioni con gli stati interessati.

(8)La proposta dell'Unione relativa a un progetto di codice di condotta è stata presentata formalmente alla comunità internazionale a Vienna il 5 giugno 2012. Successivamente è stato avviato un processo di consultazioni aperte sul progetto di testo, allo scopo di accrescere la trasparenza e l'inclusività del processo. Si sono tenuti tre cicli di consultazioni, gli ultimi due incentrati sulle versioni rivedute del codice di condotta: il 16-17 maggio 2013 a Kiev, il 20-22 novembre 2013 a Bangkok e infine il 27-28 maggio 2014 a Lussemburgo. A ciascuna di tali riunioni hanno assistito partecipanti provenienti da oltre 60 stati: considerati complessivamente, i partecipanti alle riunioni provenivano da oltre 80 stati.

(9)Al termine delle consultazioni aperte svoltesi a Lussemburgo il 27-28 maggio 2014, il presidente ha concluso affermando che i tre cicli di consultazioni aperte organizzati dal servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) con la partecipazione dell'Istituto delle Nazioni Unite per la ricerca sul disarmo (UNIDIR) nel 2013-2014 avevano svolto un ruolo prezioso nel migliorare la comprensione reciproca delle posizioni e delle preoccupazioni tra gli stati partecipanti. Molti partecipanti alle consultazioni svoltesi a Lussemburgo avevano espresso il forte desiderio che il processo passasse da una fase consultiva ad una fase negoziale, in cui il progetto di testo del codice di condotta, messo a punto durante le consultazioni aperte e al quale molti stati avevano contributo e che rimaneva aperto ad ulteriori modifiche, doveva costituire la base per futuri negoziati multilaterali. Diversi partecipanti al processo di consultazioni aperte avevano fatto presente la necessità di una qualche sorta di approvazione da parte delle Nazioni Unite. A seguito delle consultazioni tenutesi a Lussemburgo, l'Unione si è impegnata ad elaborare un nuovo progetto di testo del codice di condotta e ha indicato la sua disponibilità a procedere a riflessioni e consultazioni su come sostenere ulteriormente i futuri negoziati multilaterali, come pure la firma e l'attuazione del futuro codice di condotta.

(10)La decisione 2012/281/PESC del Consiglio (1), attuata dall'UNIDIR, è stata fondamentale per sostenere tale processo. Essa ha consentito infatti la divulgazione delle informazioni, lo scambio di opinioni, nonché lo sviluppo delle capacità dei soggetti interessati al codice di condotta, portando ad una maggiore consapevolezza e comprensione del codice stesso. Le attività chiave ai sensi di tale decisione sono state seminari regionali (Kuala Lumpur, dicembre 2012; Addis Abeba, marzo 2013; Città del Messico, giugno 2013; Astana, ottobre 2013) e le suddette riunioni multilaterali a Vienna (giugno 2012), Kiev (maggio 2013), Bangkok (novembre 2013) e Lussemburgo (maggio 2014), che sono servite da piattaforma per presentare e discutere il codice a livello internazionale, nonché mostrare l'impegno dell'Unione a favore di un processo trasparente ed inclusivo.

(11)Nello studio sulle misure trasparenti e miranti a rafforzare la fiducia nelle attività nello spazio extraatmosferico, di data 12 luglio 2013, il gruppo di esperti governativi, istituito dal segretario generale delle Nazioni Unite in conformità della risoluzione 65/68 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha sottolineato la presentazione del codice di condotta da parte dell'Unione, come pure le consultazioni aperte tenutesi a Kiev. Nelle conclusioni e nelle raccomandazioni dello studio, il gruppo di esperti governativi ha approvato gli sforzi intesi a proseguire gli impegni politici, ad esempio un codice di condotta multilaterale per incoraggiare azioni responsabili nello spazio extraatmosferico e l'uso pacifico dello stesso.

(12)Il 5 dicembre 2013 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato per consenso la risoluzione A/RES/68/50 sulle misure trasparenti e miranti a rafforzare la fiducia nelle attività nello spazio extraatmosferico, salutando la relazione del segretario generale delle Nazioni Unite contenente lo studio del gruppo di esperti governativi e prendendo atto della presentazione, da parte dell'Unione, del progetto di codice di condotta. Tale risoluzione incoraggia inoltre gli Stati membri delle Nazioni Unite a rivedere ed attuare le misure trasparenti e miranti a rafforzare la fiducia proposte dal gruppo di esperti governativi e richiede al segretario generale di diffondere la relazione presso gli enti e le organizzazioni delle Nazioni Unite competenti affinché possano contribuire ad attuare efficacemente le conclusioni e le raccomandazioni contenute nella relazione. Gli enti e le organizzazioni competenti delle Nazioni Unite sono ulteriormente incoraggiati a coordinarsi sulle questioni relative alle raccomandazioni contenute nella relazione.

(13)Considerando lo slancio acquisito nel processo di consultazioni aperte guidato dall'Unione relativo al progetto di codice di condotta e l'auspicio dei partner internazionali che l'Unione possa continuare a guidare detto processo in vista di un'adozione definitiva del codice di condotta nonché a fornire i mezzi per l'attuazione del codice subito dopo la sua adozione, il sostegno a favore del processo, avviato con successo ai sensi della decisione 2012/281/PESC del Consiglio, dovrebbe continuare sulla scorta di una nuova decisione del Consiglio.

(14)La nuova decisione del Consiglio dovrebbe sostenere ulteriori lavori tesi a migliorare la consapevolezza delle misure trasparenti e miranti a rafforzare la fiducia nelle attività nello spazio extraatmosferico, compresa la proposta relativa a un codice di condotta internazionale, nonché i negoziati sul codice di condotta e la sua adozione formale, mentre l'assistenza per l'attuazione del codice di condotta e il suo punto di contatto potrebbe essere prevista da una futura decisione del Consiglio.

(15)Il Consiglio dovrebbe affidate all'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari del disarmo (UNODA) e all'UNIDIR l'attuazione tecnica della presente decisione. Mentre l'UNODA svolge già un ruolo chiave nell'attuazione delle raccomandazioni contenute nella relazione del 2013 elaborata dal gruppo di esperti governativi delle Nazioni Unite sulle misure trasparenti e miranti a rafforzare la fiducia nelle attività nello spazio extraatmosferico, l'UNIDIR potrà basarsi sull'esperienza acquisita nelle attività di divulgazione regionali di cui alla decisione 2012/281/PESC,

Ha adottato la seguente decisione:

Articolo 1

A sostegno della sua proposta relativa a un codice di condotta internazionale per le attività nello spazio extraatmosferico (il «codice di condotta») quale contributo alla creazione di misure trasparenti e miranti a rafforzare la fiducia nelle attività nello spazio extraatmosferico in linea con la risoluzione A/RES/68/5 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, l'Unione persegue il seguente obiettivo:

-Basarsi sull'esperienza acquisita ai sensi della decisione 2012/281/PESC per continuare a guidare il processo multilaterale sulla proposta relativa a un codice di condotta internazionale per le attività nello spazio extraatmosferico, coinvolgendo tutti gli stati interessati in maniera inclusiva e trasparente al fine di pervenire ad un consenso quanto più ampio possibile sul progetto di codice di condotta, in vista della sua adozione da parte della comunità internazionale.

Articolo 2

1.I progetti che devono essere sostenuti dall'Unione riguardano le seguenti attività specifiche:

a)continuare a migliorare la consapevolezza, la conoscenza e la comprensione della proposta relativa a un codice di condotta internazionale e il processo guidato dall'Unione;

b)continuare a fornire un quadro per il processo multilaterale sulla proposta relativa a un codice di condotta internazionale per le attività nello spazio extraatmosferico che consentirà alla comunità internazionale di continuare a dialogare al fine di pervenire ad un consenso quanto più ampio possibile sull'adozione del codice di condotta, sostenendo le riunioni multilaterali per i negoziati sul progetto di codice di condotta e per la sua adozione formale.

2.I progetti e le attività specifiche sono descritti dettagliatamente nell'allegato.

Articolo 3

1.L'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (AR) è responsabile dell'attuazione della presente decisione.

2.L'attuazione tecnica dei progetti di cui all'articolo 2 è affidata all'Ufficio per gli affari del disarmo (UNODA) e all'Istituto delle Nazioni Unite per la ricerca sul disarmo (UNIDIR), come specificato nell'allegato. L'UNODA e l'UNIDIR svolgono le loro funzioni sotto la responsabilità dell'AR. A tal fine l'AR definirà le necessarie modalità con l'UNODA e l'UNIDIR.

Articolo 4

1.L'importo di riferimento finanziario per l'attuazione delle misure di cui all'articolo 1 è pari a 1 274 398,85 EUR. Il bilancio complessivo stimato per l'intero progetto è pari a 1 475 955,15 EUR, messo a disposizione mediante un cofinanziamento da parte di UNODA e UNIDIR.

2.Le spese finanziate con l'importo stabilito al paragrafo 1 sono gestite secondo le procedure e le norme dell'Unione applicabili al bilancio generale dell'Unione.

3.La Commissione vigila sul corretto impiego del contributo dell'Unione di cui al paragrafo 1. A tal fine, essa conclude accordi di finanziamento con l'UNODA e l'UNIDIR. Gli accordi prevedono che l'UNODA e l'UNIDIR siano tenuti a garantire che la visibilità del contributo dell'Unione sia adeguata all'entità del contributo stesso.

4.La Commissione si adopera affinché gli accordi di finanziamento di cui al paragrafo 3 siano conclusi non appena possibile dopo l'entrata in vigore della presente decisione. Essa informa il Consiglio e l'AR delle eventuali difficoltà incontrate in detto processo e della data di conclusione dell'accordo di finanziamento entro due settimane dalla firma.

Articolo 5

1.L'AR riferisce al Consiglio in merito all'attuazione della presente decisione sulla scorta di relazioni periodiche stilate dall'UNODA e dall'UNIDIR. La valutazione del Consiglio è basata su tali relazioni.

2.La Commissione fornisce informazioni sugli aspetti finanziari dell'attuazione dei progetti di cui all'articolo 2.

Articolo 6

1.La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

2.Essa cessa di produrre effetti 24 mesi dopo la conclusione dei relativi accordi di finanziamento di cui all'articolo 4, paragrafo 3, oppure sei mesi dopo la data di adozione qualora non sia stato concluso un accordo di finanziamento entro tale termine.

Fatto a Bruxelles, il 9 Febbraio 2015

Per il Consiglio

La Presidente

F.MOGHERINI

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http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=OJ:JOL_2015_033_R_0012

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