Il Consiglio dell’Unione europea,
visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 28, paragrafo 1, e l’articolo 31, paragrafo 1,
vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
(1)Come indicato nella strategia dell’UE del 2018 contro le armi da fuoco, le armi leggere e le armi di piccolo calibro («SALW») illegali e le relative munizioni dal titolo «Mettere in sicurezza le armi, proteggere i cittadini» («strategia dell’UE sulle SALW»), l’Unione dà particolare rilievo alla cooperazione regionale quale efficace strumento di controllo delle armi di piccolo calibro.
(2)La strategia dell’UE sulle SALW precisa che l’Unione continuerà a sostenere la cooperazione e l’assistenza volte all’attuazione del programma d’azione delle Nazioni Unite (ONU) per prevenire, combattere e sradicare il commercio illecito di armi leggere e di piccolo calibro in tutti i suoi aspetti («UNPOA»).
(3)In base alla strategia dell’UE sulle SALW, il sostegno dell’Unione all’attuazione dell’UNPOA comprenderà la raccolta e la distruzione delle SALW e delle munizioni in eccedenza, la sicurezza fisica e la gestione delle scorte delle SALW e delle relative munizioni, lo sviluppo di capacità per la marcatura, la registrazione e il rintracciamento, lo sviluppo di capacità in fatto di controllo dell’esportazione di armi, lo sviluppo delle capacità di contrasto nella lotta al traffico illegale e il sostegno al monitoraggio degli embarghi e al rintracciamento delle armi sviate.
(4)Per quanto riguarda il Medio Oriente e l’Africa settentrionale, la strategia dell’UE sulle SALW rileva che l’Unione continuerà a sostenere lo sviluppo delle capacità dei servizi di contrasto e delle forze di sicurezza locali per quanto riguarda la sicurezza fisica e la gestione delle scorte, la distruzione delle eccedenze nonché la documentazione e il rintracciamento delle SALW illegali.
(5)Secondo l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU, varata il 25 settembre 2015, la lotta contro il commercio illegale di SALW è necessaria per il conseguimento di molti obiettivi, tra cui quelli riguardanti la pace, la giustizia e istituzioni solide, la riduzione della povertà, la crescita economica, la salute, la parità di genere e la sicurezza delle città e delle comunità.
(6)Nell’Agenda per il disarmo dal titolo dal titolo «S ecuring Our Common Future» (Assicurare il nostro futuro comune), avviata il 24 maggio 2018, il segretario generale dell’ONU chiede un approccio inclusivo, integrato e partecipativo al controllo delle armi di piccolo calibro a livello nazionale e, in alcune situazioni, a livello subregionale.
(7)Alla terza conferenza dell’ONU di revisione dei progressi compiuti nell’attuazione dell’UNPOA, tenutasi nel giugno 2018, gli Stati membri dell’ONU si sono impegnati a rafforzare, se del caso, i partenariati e la cooperazione a tutti i livelli per prevenire e combattere il commercio illegale di SALW, in particolare —sul controllo delle frontiere, sulla sicurezza e la gestione delle scorte, sulla distruzione e lo smaltimento, sulla marcatura, la registrazione e il rintracciamento, nonché sull’intermediazione illecita. Anche gli Stati membri dell’ONU si sono impegnati a rafforzare la cooperazione con le pertinenti organizzazioni subregionali e regionali al fine di consolidare l’attuazione dell’UNPOA e dello strumento internazionale per il rintracciamento.
(8)La Lega degli Stati arabi (LSA) è un’organizzazione regionale che riunisce tutti i paesi arabi, allo scopo di promuovere e rafforzare la cooperazione tra i suoi membri.
(9)Nel 2016 l’Unione e la LSA hanno istituito il dialogo strategico UE-LSA e formato una serie di gruppi di lavoro.
(10)Il gruppo di lavoro del dialogo strategico in materia di armi di distruzione di massa e controllo delle armi ha definito i settori prioritari per una cooperazione possibile e concreta.
Per saperne di più:
Tratto da:
Link:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv%3AOJ.L_.2021.344.01.0007.01.ITA&toc=OJ%3AL%3A2021%3A344%3ATOC
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