Il Consiglio dell’Unione europea,
visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,
vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
(1)Il 13 novembre 2017 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2017/2074 (1) concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Venezuela.
(2)Il Consiglio ha sottolineato che le misure restrittive sono graduali, mirate, flessibili e reversibili, senza colpire la popolazione in generale, e mirano a promuovere un processo credibile e significativo che possa portare a una soluzione pacifica negoziata.
(3)Tenuto conto del continuo deteriorarsi della situazione in Venezuela il 22 gennaio 2018 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/90 (2), in cui ha indicato sette persone nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi nell’allegato I della decisione (PESC) 2017/2074.
(4)Il 28 maggio 2018 il Consiglio ha adottato conclusioni in cui si afferma che le elezioni presidenziali anticipate in Venezuela e le elezioni regionali tenutesi il 20 maggio 2018 non sono state libere né regolari. L’Unione ha chiesto lo svolgimento di nuove elezioni presidenziali e ha dichiarato che agirà rapidamente allo scopo di imporre ulteriori misure restrittive mirate e reversibili.
(5)Il 25 giugno 2018, a seguito delle conclusioni del Consiglio del 28 maggio 2018, il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/901 (3), in cui ha indicato nell’elenco undici persone.
(6)Il 25 ottobre 2018 l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («alto rappresentante») ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione nella quale ha affermato che l’Unione continua a essere convinta che l’unica soluzione possibile all’attuale crisi sia una soluzione politica, democratica e pacifica e ha sottolineato l’impegno dell’Unione a ricorrere a tutti gli strumenti politici per contribuire a raggiungere tale soluzione.
(7)Il 6 novembre 2018 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/1656 (4), in cui ha prorogato le misure restrittive in vigore in considerazione della situazione in Venezuela alla luce del perdurare e dell’aggravarsi della crisi politica, economica e sociale in tale paese.
(8)In gennaio, febbraio, marzo e aprile 2019, l’alto rappresentante ha rilasciato dichiarazioni a nome dell’Unione sulla situazione in Venezuela, in cui ha sottolineato la disponibilità dell’Unione a continuare a prodigarsi per ripristinare la democrazia e lo Stato di diritto, ad adottare ulteriori misure e a reagire mediante misure appropriate alle decisioni e azioni che compromettono ulteriormente le istituzioni e i principi democratici, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani.
(9)L’8 luglio 2019 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2019/1171 (5), in cui ha aggiornato la motivazione relativa a tre persone elencate.
(10)Il 16 luglio 2019 l’alto rappresentante ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione nella quale affermava che la relazione dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani conferma in modo chiaro e dettagliato la portata e la gravità delle violazioni dei diritti umani, l’erosione dello Stato di diritto e lo smantellamento delle istituzioni democratiche in Venezuela. L’Unione ha inoltre fatto presente di essere pronta ad avviare i lavori per l’applicazione di misure mirate nei confronti dei membri delle forze di sicurezza coinvolti nella tortura e in altre gravi violazioni dei diritti umani.
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