Decisione (PESC) 2019/1893 del Consiglio dell’11 Novembre 2019 che modifica la Decisione (PESC) 2017/2074 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Venezuela.

Il Consiglio dell’Unione europea,

visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)Il 13 novembre 2017 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2017/2074 (1) concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Venezuela.

(2)Il Consiglio ha sottolineato che le misure restrittive sono graduali, mirate, flessibili e reversibili, senza colpire la popolazione in generale, e mirano a promuovere un processo credibile e significativo che possa portare a una soluzione pacifica negoziata.

(3)Tenuto conto del continuo deteriorarsi della situazione in Venezuela il 22 gennaio 2018 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/90 (2), in cui ha indicato sette persone nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi nell’allegato I della decisione (PESC) 2017/2074.

(4)Il 28 maggio 2018 il Consiglio ha adottato conclusioni in cui si afferma che le elezioni presidenziali anticipate in Venezuela e le elezioni regionali tenutesi il 20 maggio 2018 non sono state libere né regolari. L’Unione ha chiesto lo svolgimento di nuove elezioni presidenziali e ha dichiarato che agirà rapidamente allo scopo di imporre ulteriori misure restrittive mirate e reversibili.

(5)Il 25 giugno 2018, a seguito delle conclusioni del Consiglio del 28 maggio 2018, il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/901 (3), in cui ha indicato nell’elenco undici persone.

(6)Il 25 ottobre 2018 l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («alto rappresentante») ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione nella quale ha affermato che l’Unione continua a essere convinta che l’unica soluzione possibile all’attuale crisi sia una soluzione politica, democratica e pacifica e ha sottolineato l’impegno dell’Unione a ricorrere a tutti gli strumenti politici per contribuire a raggiungere tale soluzione.

(7)Il 6 novembre 2018 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/1656 (4), in cui ha prorogato le misure restrittive in vigore in considerazione della situazione in Venezuela alla luce del perdurare e dell’aggravarsi della crisi politica, economica e sociale in tale paese.

(8)In gennaio, febbraio, marzo e aprile 2019, l’alto rappresentante ha rilasciato dichiarazioni a nome dell’Unione sulla situazione in Venezuela, in cui ha sottolineato la disponibilità dell’Unione a continuare a prodigarsi per ripristinare la democrazia e lo Stato di diritto, ad adottare ulteriori misure e a reagire mediante misure appropriate alle decisioni e azioni che compromettono ulteriormente le istituzioni e i principi democratici, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani.

(9)L’8 luglio 2019 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2019/1171 (5), in cui ha aggiornato la motivazione relativa a tre persone elencate.

(10)Il 16 luglio 2019 l’alto rappresentante ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione nella quale affermava che la relazione dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani conferma in modo chiaro e dettagliato la portata e la gravità delle violazioni dei diritti umani, l’erosione dello Stato di diritto e lo smantellamento delle istituzioni democratiche in Venezuela. L’Unione ha inoltre fatto presente di essere pronta ad avviare i lavori per l’applicazione di misure mirate nei confronti dei membri delle forze di sicurezza coinvolti nella tortura e in altre gravi violazioni dei diritti umani.

Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.

Link:

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2019.291.01.0042.01.ITA&toc=OJ:L:2019:291:TOC

 

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