La Commissione europea,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo alla politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002 e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonché la decisione 2004/585/CE del Consiglio (1), in particolare l'articolo 12, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
(1)L'articolo 12 del regolamento (UE) n. 1380/2013 stabilisce che la Commissione può adottare misure di emergenza per motivi imperativi di urgenza debitamente giustificati relativi a una grave minaccia per la conservazione delle risorse biologiche marine. La Commissione, su richiesta motivata di uno Stato membro o di propria iniziativa, può, per attenuare la minaccia, adottare tali misure di emergenza sotto forma di atti di esecuzione immediatamente applicabili per un periodo massimo di sei mesi.
(2)L'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1139 del Parlamento europeo e del Consiglio (2) stabilisce inoltre che devono essere adottate misure correttive quando i pareri scientifici indicano che la biomassa riproduttiva di uno stock ittico oggetto del medesimo regolamento è inferiore al valore limite di riferimento al di sotto del quale la capacità riproduttiva rischia di essere ridotta. Tali misure correttive sono finalizzate ad assicurare il rapido ritorno dello stock in questione a livelli al di sopra di quelli in grado di produrre il rendimento massimo sostenibile (MSY).
(3)Secondo il parere scientifico del Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (CIEM) il livello della biomassa del merluzzo bianco del Baltico orientale (Gadus morhua) è insostenibilmente basso a causa della combinazione di fattori, quali il declino del reclutamento, fattori ambientali e cambiamenti dell'ecosistema che, dato lo stato dello stock, determina un'elevata mortalità naturale e un'eccessiva mortalità per pesca. Lo stock è in difficoltà e si prevede che abbia un potenziale riproduttivo ridotto. Nel 2017 il reclutamento ha toccato il livello più basso nelle serie temporali del CIEM e nel 2018 potrebbe essere calato ulteriormente. La biomassa riproduttiva è a un livello tra i più bassi mai osservati e la biomassa di merluzzo bianco di taglia commerciale è attualmente al livello più basso osservato dagli anni Cinquanta. Inoltre, il CIEM stima che a medio termine la biomassa rimarrà al di sotto del valore di riferimento per la sostenibilità anche in assenza di attività di pesca. Nel suo parere sugli stock per il 2020 il CIEM raccomanda pertanto di non effettuare catture.
(4)La conservazione dello stock di merluzzo bianco del Baltico orientale è gravemente minacciata a causa del rischio di gravi danni alla capacità riproduttiva dello stock in conseguenza del repentino calo della biomassa riproduttiva. Il CIEM ritiene altresì che la pesca a qualsiasi livello si dirigerà sui pochi esemplari di merluzzo bianco di taglia commerciale rimanenti, deteriorando quindi ulteriormente la struttura dello stock e riducendone il potenziale riproduttivo, già a un minimo storico. Per di più il picco della stagione riproduttiva del merluzzo bianco del Baltico orientale si estende da maggio ad agosto. Vi sono pertanto motivi imperativi di urgenza debitamente giustificati per adottare misure di emergenza: in primo luogo, la biomassa del merluzzo bianco del Baltico orientale è a un livello così pericolosamente basso che lo stock non è più in grado di ricostituirsi ed è pertanto minacciato di esaurimento; in secondo luogo, qualsiasi proseguimento dell'attività di pesca riguardante tale stock aumenta il rischio che si esaurisca; in terzo luogo, è in corso il picco della stagione riproduttiva.
(5)Le misure di emergenza adottate dagli Stati membri a norma dell'articolo 13 del regolamento (UE) n. 1380/2013 non sarebbero sufficienti ad affrontare la situazione perché non garantirebbero un approccio uniforme in tutte le zone in cui è presente lo stock. Inoltre, in questa fase, non tutti gli Stati membri hanno adottato o intendono adottare tali misure. Infine, in occasione della riunione del 4 giugno 2019 del gruppo degli Stati membri del Mar Baltico (BaltFish) gli Stati membri non sono stati in grado di concordare un approccio comune.
(6)In assenza di misure sufficienti degli Stati membri e tenuto conto dell'urgenza di intervenire per evitare l'ulteriore deterioramento della struttura dello stock e la riduzione del suo potenziale riproduttivo, è opportuno prevedere misure correttive a livello dell'Unione sulla base dell'articolo 12 del regolamento (UE) n. 1380/2013.
(7)La zona di gestione del merluzzo bianco del Baltico orientale comprende le sottodivisioni CIEM 25-32. Nella sottodivisione CIEM 24 sono presenti stock di merluzzo bianco sia del Baltico orientale che del Baltico occidentale, ma la maggior parte delle catture provengono dallo stock di merluzzo bianco del Baltico orientale. Per proteggere adeguatamente lo stock di merluzzo bianco del Baltico orientale ed evitare che le catture di tale specie si concentrino nella sottodivisione CIEM 24, è essenziale che le misure di emergenza includano la sottodivisione CIEM 24.
(8)Alla luce del parere scientifico è opportuno vietare le attività di pesca dello stock di merluzzo bianco del Baltico orientale fino alla fine dell'anno. È necessario tuttavia che la misura sia anche proporzionata all'obiettivo perseguito.
(9)Secondo il CIEM le presenze e le catture di merluzzo bianco sono molto scarse nelle sottodivisioni CIEM 27-32. Poiché l'attuazione delle misure del presente regolamento comporta un onere non trascurabile per l'amministrazione e per i pescatori, sarebbe sproporzionato includere nell'ambito di applicazione del presente regolamento le zone in cui il merluzzo bianco del Baltico orientale è molto raro.
(10)Inoltre, nella sottodivisione 24 è opportuno esentare dal divieto le attività di pesca del merluzzo bianco fino a sei miglia nautiche dalla costa in zone in cui la profondità dell'acqua è inferiore a 20 metri, condotte da pescherecci di lunghezza inferiore a 12 metri operanti con attrezzi fissi, perché nelle basse acque costiere della sottodivisione 24 è presente soprattutto il merluzzo bianco del Baltico occidentale.
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