La Commissione europea,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
vista la decisione n. 676/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, relativa ad un quadro normativo per la politica in materia di spettro radio nella Comunità europea (decisione spettro radio) (1), in particolare l'articolo 4, paragrafo 3,
considerando quanto segue:
(1)La banda di frequenze 24,25-27,5 GHz («26 GHz») è attualmente allo studio quale banda di frequenze utilizzabile per le telecomunicazioni mobili internazionali per il 2020 e oltre (2) (IMT-2020), uno dei temi all'ordine del giorno della Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni del 2019 (WRC-19) (3). L'IMT-2020 rappresenta il quadro 5G delle norme radio elaborate dall'Unione internazionale delle telecomunicazioni-Settore Radiocomunicazioni (UIT-R), basato sulla tecnologia mobile a banda larga.
(2)A norma del regolamento delle radiocomunicazioni dell'UIT (4), la banda di frequenze 25,25-27,5 GHz è attribuita in tutto il mondo al servizio mobile su base comprimaria. La banda di frequenze 24,25-25,25 GHz non è assegnata al servizio mobile nella regione 1 dell'UIT, che comprende l'Unione europea. Ciò non impedisce all'Unione di utilizzare tale banda di frequenze, nel rispetto degli obblighi internazionali e transfrontalieri previsti dal regolamento delle radiocomunicazioni dell'UIT alle sue frontiere esterne, per i servizi di comunicazione elettronica a banda larga senza fili.
(3)La comunicazione della Commissione «Il 5G per l'Europa: un piano d'azione» (5) («piano d'azione per il 5G») definisce un approccio coordinato dell'Unione per la diffusione dei servizi 5G a partire dal 2020. Il piano d'azione per il 5G sollecita l'individuazione di bande di frequenza «pioniere» per il lancio dei servizi 5G da parte della Commissione in cooperazione con gli Stati membri, tenendo conto del parere del gruppo «Politica dello spettro radio» (RSPG).
(4)L'RSPG ha adottato tre pareri su una tabella di marcia strategica per lo spettro per il 5G in Europa (6) («pareri dell'RSPG»), in cui ha individuato la banda di frequenze 26 GHz quale banda pioniera per il 5G e ha raccomandato agli Stati membri di rendere disponibile entro il 2020 per il 5G una porzione sufficientemente ampia di tale banda, ad esempio 1 GHz, in risposta alla domanda del mercato.
(5)La banda di frequenze 26 GHz garantisce un'elevata capacità di fornire servizi innovativi di comunicazione elettronica a banda larga senza fili con tecnologia 5G basata su piccole celle (7) e con blocchi di 200 MHz. In conformità del Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche (EECC) (8), gli Stati membri devono consentire l'uso di almeno 1 GHz della banda di frequenze 26 GHz entro il 31 dicembre 2020 al fine di agevolare la diffusione del 5G, a condizione che vi sia chiara indicazione della domanda del mercato e dell'assenza di ostacoli significativi alla migrazione di utenti esistenti o alla liberazione della banda. Il Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche stabilisce inoltre che le misure adottate dagli Stati membri a norma di tale prescrizione devono essere conformi alle condizioni armonizzate definite mediante misure tecniche di attuazione conformemente alla decisione spettro radio.
(6)Porzioni della banda di frequenze 26 GHz sono utilizzate negli Stati membri per le connessioni senza fili per rete fissa terrestre («collegamenti fissi»), backhauling incluso (9). L'approccio alla gestione della coesistenza tra i servizi terrestri di comunicazione elettronica a banda larga senza fili, comprese le reti di prossima generazione o 5G e i collegamenti fissi a livello nazionale, dovrebbe garantire flessibilità agli Stati membri.
(7)L'utilizzo della porzione 24,25-26,65 GHz della banda di frequenze 26 GHz per i radar a corto raggio per autoveicoli dovrebbe essere gradualmente abbandonato entro il 1o gennaio 2022 (10). Lo sviluppo del mercato dei radar a corto raggio per autoveicoli presenta una tendenza consolidata verso l'utilizzo della banda di frequenze 77-81 GHz, armonizzata a livello dell'Unione (11). Non sono stati pertanto individuati problemi di coesistenza con i radar a corto raggio per autoveicoli.
(8)La porzione 24,25-24,5 GHz della banda di frequenze 26 GHz è designata a livello dell'Unione per apparecchiature telematiche per il traffico e il trasporto, in particolare per radar per autoveicoli (12) su base di non interferenza e senza diritto a protezione. Tali radar per autoveicoli non sono al momento utilizzati nella banda (13) né ne è previsto l'utilizzo, che invece è in aumento nella gamma di frequenze 76-81 GHz.
(9)La porzione 24,25-27 GHz della banda di frequenze 26 GHz è utilizzata per i dispositivi di radiodeterminazione (14) che operano nella modalità «underlay» basandosi su una tecnologia a banda ultralarga (15). Tale utilizzo dovrebbe essere adattabile all'evoluzione dell'uso della banda di frequenze 26 GHz per i servizi terrestri di comunicazione elettronica a banda larga senza fili.
(10)Alcune porzioni della banda di frequenze 26 GHz sono utilizzate per i servizi spaziali e satellitari in tutti gli Stati membri. Tali servizi comprendono le comunicazioni spazio-terra verso le stazioni terrene per il servizio d'esplorazione della terra via satellite (EESS) (16), il servizio di ricerca spaziale (SRS) e a sostegno del sistema europeo di trasmissione dati (EDRS) nella gamma 25,5-27 GHz, come pure le comunicazioni terra-spazio verso i ricevitori di bordo dei satelliti per il servizio fisso via satellite (FSS) nella gamma 24,65-25,25 GHz. Tali servizi spaziali e satellitari dovrebbero pertanto essere adeguatamente protetti dalle interferenze dei servizi terrestri di comunicazione elettronica a banda larga senza fili. Occorre altresì elaborare prospettive per il loro sviluppo ulteriore. Le porzioni 24,45-24,75 GHz e 25,25-27,5 GHz della banda di frequenze 26 GHz sono inoltre utilizzate in tutto il mondo per le comunicazioni tra i satelliti non geostazionari e geostazionari per il servizio intersatellite (ISS), compreso l'EDRS.
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