Il Consiglio dell’Unione europea,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 2,
vista la raccomandazione della Commissione europea,
viste le risoluzioni del Parlamento europeo,
viste le conclusioni del Consiglio europeo,
visto il parere del comitato per l'occupazione,
visto il parere del comitato economico e finanziario,
visto il parere del comitato per la protezione sociale,
visto il parere del comitato di politica economica,
considerando quanto segue:
(1)Il 22 novembre 2017 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita, segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2018. Essa ha tenuto debitamente conto del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione il 17 novembre 2017. Il Consiglio europeo del 22 marzo 2018 ha approvato le priorità indicate nell'analisi annuale della crescita. Il 22 novembre 2017 la Commissione ha anche adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (2), la relazione sul meccanismo di allerta, in cui la Slovacchia non è stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito. Lo stesso giorno la Commissione ha altresì adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro, che è stata approvata dal Consiglio europeo del 22 marzo 2018. Il 14 maggio 2018 il Consiglio ha adottato la raccomandazione sulla politica economica della zona euro (3) («raccomandazione per la zona euro»).
(2)In quanto Stato membro la cui moneta è l'euro e considerate le strette correlazioni fra le economie nell'Unione economica e monetaria, la Slovacchia dovrebbe assicurare l'attuazione piena e tempestiva della raccomandazione per la zona euro, come riflessa nelle raccomandazioni che seguono, in particolare quella di cui al punto 1.
(3)Il 7 marzo 2018 è stata pubblicata la relazione per paese relativa alla Slovacchia 2018, nella quale sono valutati i progressi compiuti dalla Slovacchia nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio l'11 luglio 2017 (4), il seguito dato alle raccomandazioni specifiche per paese adottate negli anni precedenti e i progressi verso il conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020.
(4)Il 25 aprile 2018 la Slovacchia ha presentato il programma nazionale di riforma 2018 e il programma di stabilità 2018. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente, onde tener conto delle loro correlazioni.
(5)La programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei («fondi SIE») per il periodo 2014-2020 ha tenuto conto delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. In applicazione dell'articolo 23 del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (5), ove necessario per sostenere l'attuazione delle raccomandazioni pertinenti del Consiglio la Commissione può chiedere a uno Stato membro di rivedere e proporre di modificare il suo contratto di partenariato e i programmi rilevanti. La Commissione ha precisato i modi in cui conta di valersi di tale possibilità negli orientamenti sull'applicazione delle misure per collegare l'efficacia dei fondi SIE a una sana gestione economica.
(6)La Slovacchia è attualmente nel braccio preventivo del patto di stabilità e crescita. Nel programma di stabilità 2018 il governo prevede di ridurre il disavanzo nominale allo 0,8 % del PIL nel 2018 per poi scendere gradualmente fino allo 0,0 % del PIL nel 2021. L'obiettivo di bilancio a medio termine, ossia un disavanzo strutturale dello 0,5 % del PIL, dovrebbe essere conseguito nel 2020. Secondo il programma di stabilità 2018, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe diminuire gradualmente dal 49,3 % nel 2018 al 43,3 % entro il 2021. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano tali proiezioni di bilancio è plausibile. Al tempo stesso, le misure a sostegno degli obiettivi fissati in termini di disavanzo a partire dal 2019 non sono state illustrate in modo esauriente. Il bilancio comprende una categoria generica di spesa denominata «riserve di bilancio» che rappresenta una percentuale non trascurabile (0,7 % del PIL) e può essere usata per operazioni ad hoc, con l'effetto di ridurre la prevedibilità nell'esecuzione del bilancio.
(7)L'11 luglio 2017 il Consiglio ha raccomandato alla Slovacchia di assicurare che il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta (6) non superi il 2,9 % nel 2018, corrispondente a un aggiustamento strutturale annuo dello 0,5 % del PIL. Nel contempo, si affermava che la valutazione del documento programmatico di bilancio per il 2018 e la successiva valutazione dei risultati di bilancio nel 2018 avrebbero dovuto tenere debitamente conto dell'obiettivo di realizzare una politica di bilancio il cui orientamento contribuisse sia a rafforzare la ripresa in corso, sia ad assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche. Sulla scorta della sua valutazione circa la solidità della ripresa in Slovacchia, effettuata tenendo debitamente conto delle sfide in materia di sostenibilità cui il paese è confrontato, la Commissione non ritiene necessario esaminare nessun elemento aggiuntivo a tale riguardo. Stando alle previsioni di primavera 2018 della Commissione, nel 2018 vi è il rischio di una deviazione significativa da tale raccomandazione.
(8)Per il 2019, in considerazione del previsto divario tra prodotto effettivo e prodotto potenziale dell'1,2 % del PIL, in linea con l'aggiustamento strutturale dello 0,5 % del PIL imposto dalla matrice comune di aggiustamento concordata nell'ambito del patto di stabilità e crescita, il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta non dovrebbe essere superiore al 4,1 % del PIL. A politiche invariate, per la Slovacchia vi è il rischio di una deviazione significativa da tale requisito nel 2019, dovuta alla deviazione complessiva del periodo 2018-2019. Nel complesso, il Consiglio è del parere che a partire dal 2018 la Slovacchia debba adottare i necessari provvedimenti per conformarsi alle disposizioni del patto di stabilità e crescita.
(9)Le finanze pubbliche della Slovacchia sono ancora esposte a rischi a lungo termine. La spesa sanitaria costituisce tuttora un rischio per la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, nella misura in cui l'aumento dell'efficienza dei costi dell'assistenza sanitaria resta una sfida. Nel lungo periodo la spesa sanitaria pubblica dovrebbe aumentare di 1,2 punti percentuali del PIL, al di sopra dell'aumento medio dell'Unione, stimato in 0,9 punti percentuali. Il sistema pensionistico è andato migliorando in termini di sostenibilità a lungo termine, principalmente grazie all'innalzamento automatico dell'età pensionabile, che ha ridotto il previsto aumento a lungo termine della spesa connessa all'invecchiamento demografico.
(10)Nonostante le misure adottate per migliorare l'efficienza economica nella sanità, in particolare attraverso la revisione della spesa nell'ottica del rapporto qualità/prezzo, persistono ampi margini di razionalizzazione dell'uso delle risorse. Non si vedono progressi nei piani di una vasta riforma della sanità volta alla razionalizzazione dei servizi, al miglioramento della gestione delle risorse ospedaliere e a una maggiore efficienza del sistema assistenziale. Il consumo di servizi ospedalieri resta elevato, con alti tassi di ricovero per malattie croniche e tassi di dimissione superiori alla media dell'Unione, a cui si accompagnano tassi relativamente bassi di occupazione dei posti letto. Sebbene un potenziamento dell'assistenza di base sia in grado di sgravare gli ospedali, il sistema risente di una penuria di medici generici, aggravata dalla disomogeneità della loro distribuzione sul territorio. Ai fini della prestazione del servizio in futuro, preoccupa anche la composizione anagrafica della popolazione dei medici generici. Varie disposizioni volte a migliorare l'efficacia della sanità in termini di costi sono ancora nella fase di sviluppo, come la piena introduzione di un sistema di pagamento basato su raggruppamenti omogenei per diagnosi e l'effettiva operatività del sistema di sanità elettronica. Al riguardo sono probabili ulteriori ritardi e problemi di attuazione in futuro.
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https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32018H0910(24)