E' stato rinviato di 24 ore,a causa del maltempo,il lancio dei primi due satelliti operativi del sistema europeo di navigazione Galileo.L’operazione a bordo del vettore Soyuz era prevista per ieri pomeriggio alle 14:31,ora italiana,dalla base europea di Kourou,nella Guyana francese.Il rinvio,dovuto al cattivo tempo,è stato deciso dalla Società Arianespace che gestisce il lancio,come riferiscono in una nota Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Unione Europea.”La nuova data sarà decisa in base all'evoluzione delle condizioni meteo a Kourou.L'attesa è grande,visto che i due nuovi satelliti,i primi di una serie di proprietà integrale dell'Unione europea,andranno a raggiungere gli altri quattro già in orbita,segnando l'inizio della fase di piena capacità operativa del sistema Galileo.
In tal modo si perfezionerà la disponibilità e la copertura del segnale offerto con importanti benefici in molti campi:”Migliorerà per esempio la precisione dei navigatori installati su auto e telefoni cellulari,ma anche la sicurezza dei sistemi di trasporto su strada e rotaia e la velocità di reazione alle situazioni di emergenza”. Nel frattempo si conferma l'accordo da 500 milioni di Euro,preannunciato dal Commissario europeo Ferdinando Nelli Feroci,che mette tre lanciatori Ariane 5 a disposizione del programma europeo di navigazione satellitare,basato su una costellazione di 30 satelliti.
Il contratto è stato firmato dallo stesso programma,gestito da Agenzia Spaziale Europea e Unione Europea e l'Azienda Arianespace,che gestisce i lanciatori europei. Questo è quanto rende noto Bruxelles,rilevando che grazie al contratto si ridurrà il ricorso dell'Unione europea a partner esterni per la messa in orbita dei satelliti Galileo.”Si tratta di un'altra tappa fondamentale per il conseguimento dell'obiettivo di un accesso indipendente allo spazio che l'Unione europea si è data…considerato che i vettori sono fabbricati nell'Ue,si tratta anche di un successo per le imprese europee”,ha riportato Bx in una nota.
Il razzo Ariane-5 inizierà ad essere impiegato nel 2015 e permetterà di mettere in orbita quattro satelliti alla volta, contro i due attuali.Si ridurrà quindi il numero di lanci necessari per completare la costellazione.Secondo il Commissario Nelli Feroci questo accordo implica il connubio tra vettori e satelliti progettati e costruiti in Europa,un passo in direzione dell'indipendenza del settore spaziale dell'Unione europea.