La Corte di Giustizia europea ha deciso che l'industria di trasformazione della frutta non ha gli stessi diritti dei produttori. In virtù di tutto ciò non potrà contestare presunte discriminazioni di trattamento nell'ambito delle regole legate agli aiuti della Politica Agricola comune. La disputa nasce dai Regolamenti sull'Organizzazione Comune dei Mercati Agricoli che stabiliscono dei valori che servono a determinare l'entità degli aiuti comunitari per le Organizzazioni di produttori.
In base a vari Enti di varie nazionalità, sostenuti dall'Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari, i Regolamenti in questione producono effetti discriminatori fra trasformatori di prodotti ortofrutticoli, che non fanno parte di un'Organizzazione di produttori e le Organizzazioni di produttori attive anche in quanto trasformatori di prodotti ortofrutticoli. La sentenza della Corte Ue ha però deciso diversamente, riconoscendo la ragione alla Commissione europea, Italia e Confederazione Cooperative Italiane.