Proteggere i piccoli produttori e commercianti dalle pratiche scorrette dei loro partner commerciali spesso troppo più forti di loro…è questo lo scopo della comunicazione lanciata da Bruxelles,che ha chiesto agli Stati membri di intervenire per ristabilire un giusto equilibrio della filiera alimentare. Prima che un prodotto alimentare arrivi fino al consumatore,molti operatori del mercato,produttori,trasformatori,dettaglianti,etc,intervengono nella filiera per aggiungere qualità e valore.
Per colpa della maggiore concentrazione del mercato vi sono livelli di potere negoziale molto diversi nelle relazioni tra gli attori della catena.
La Commissione ha spiegato che anche se le differenze nel potere contrattuale sono comuni e legittime nelle relazioni commerciali,questi squilibri possono a volte tradursi in pratiche commerciali sleali.
”E’indispensabile disporre di condizioni eque e pari tra le Pmi fornitrici e i dettaglianti di prodotti alimentari da un lato e i produttori multinazionali e la grande distribuzione dall'altro,ed è proprio quello che le pratiche commerciali sleali mettono a repentaglio”,ha dichiarato il Commissario al Mercato Interno Michel Barnier,secondo cui gli Stati membri dovrebbero disporre di quadri normativi efficaci e coerenti per consolidare e integrare le iniziative di autoregolamentazione.