Il 12 luglio 2022 la Commissione europea ha pubblicato l'edizione 2022 della relazione ‘Sviluppi occupazionali e sociali in Europa’ (ESDE 2022). Dalla relazione emerge, tra l'altro, che i giovani sono stati tra i più colpiti dalla soppressione di posti di lavoro dovuta alla crisi economica provocata dalla pandemia di COVID-19.
Secondo la relazione anche la ripresa è stata più lenta tra i giovani rispetto a quanto accaduto per gli altri gruppi di età. Le possibili spiegazioni sono legate all'elevata percentuale di contratti a tempo determinato tra i giovani e alle difficoltà che questi hanno a trovare un primo impiego dopo la scuola, l'università o al termine della formazione. La nuova relazione contribuisce a individuare e a delineare le politiche sociali e del lavoro necessarie per dare una risposta ai problemi che i giovani devono affrontare per diventare economicamente indipendenti nel contesto della situazione socioeconomica in peggioramento a causa dell'invasione russa dell'Ucraina.
A questo proposito Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato:"Molti giovani hanno un livello di istruzione elevato, possiedono buone competenze digitali e hanno un interesse attivo per i temi ecologici. Tutto ciò può aiutarli a cogliere le opportunità offerte dalla ripresa e dalle transizioni digitale e verde. Il 2022 è l'Anno europeo dei giovani, proprio perché l'Unione europea è impegnata ad ascoltare i giovani, a sostenerli e a migliorare le opportunità per il loro futuro. In questo quadro il nostro sostegno va anche ai giovani ucraini fuggiti dalla guerra, che aiutiamo ad accedere al sistema di istruzione e al mercato del lavoro dell'UE."
L'Unione europea sostiene i giovani attraverso una serie di programmi strategici, quali:“Il sistema di garanzia per i giovani, compresa l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, che fin dal 2014 offre opportunità a oltre 36 milioni di giovani, il Fondo sociale europeo Plus (FSE+), la nuova iniziativa ALMA, lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un'emergenza (SURE), nonché i piani di ripresa e resilienza degli Stati membri dell'UE, che si concentrano sulle politiche per la prossima generazione, uno dei sei pilastri previsti”.
Un comunicato stampa completo è disponibile qui.
Fonte:
Commissione europea – Rappresentanza in Italia.
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