Bruxelles ha chiesto all'Italia di modificare la normativa sulle imposte di successione che risulta discriminante nei confronti dei legati ad organizzazioni senza scopo di lucro in un altro Stato membro dell'Unione europea e dello Spazio economico Ue.In base alla legge italiana i legati ad organizzazioni senza scopo di lucro italiani,che perseguono obiettivi sociali,o di interesse pubblico,sono esenti dalle imposte.Tuttavia ciò non vale se le organizzazioni appartengono ad un altro Stato membro.
In tale situazione sarebbero esentati dalle imposte solo in caso di “reciprocità”,cioè se anche il Paese in questione concedesse un'esenzione a tali organizzazioni (italiane).Qualora questa reciprocità non sussistesse,il legato sarebbe tassato all'8% del suo valore,di conseguenza l'imposizione sui legati ad organismi senza scopo di lucro esteri è spesso più elevata di quella sui legati alle loro controparti italiane.Inoltre,la legislazione italiana esclude dalla massa ereditaria le obbligazioni ed i titoli di Stato italiani,mentre quelli emessi da altri Stati dell'Unione europea,o del See non possono esserne esclusi.
La Commissione ha quindi ritenuto che tali disposizioni siano discriminanti e limitino in modo ingiustificato la libera circolazione dei capitali.Per tale motivo ha inviato all'Italia due pareri motivati.Qualora il Belpaese non adottasse i provvedimenti necessari alla messa in conformità entro due mesi,Bx potrebbe adire la Corte di Giustizia europea.