Il 14 Febbraio 2016 l'Unione europea ha istituito il Corpo Medico Ue per fronteggiare le emergenze interne ed esterne, attraverso una più rapida mobilitazione di équipe di medici e operatori sanitari e di attrezzature.
Tale realtà consentirà agli Stati membri e agli altri Paesi europei, che partecipano al sistema, di mettere a disposizione risorse ed équipe mediche da dispiegare rapidamente prima che un'emergenza sia conclamata, il che assicurerà una reazione più veloce e prevedibile. Il Corpo Medico Ue può includere squadre mediche di emergenza, esperti in materia di sanità pubblica e di coordinamento sanitario, laboratori di biosicurezza mobili, aeromobili per l'evacuazione medica e squadre di supporto logistico.
Il Commissario europeo Christos Stylianides ha dichiarato:"Scopo del Corpo Medico europeo sarà quello di permettere all'Unione di reagire alle crisi sanitarie molto più rapidamente e con maggiore efficienza...dobbiamo trarre insegnamento dalla risposta all'Ebola, in cui la mobilitazione delle squadre mediche è stata una delle maggiori difficoltà...ringrazio tutti gli Stati membri che hanno già dato il loro contribuito, ed esorto gli altri Paesi a partecipare in modo che l'Ue possa far fronte a bisogni crescenti e pianificare e preparare meglio i suoi interventi prima dello scoppio di un'emergenza".
Il Corpo Medico europeo si iscrive nel quadro della nuova capacità europea di reazione alle emergenze (chiamata anche "Pool Volontario") del Meccanismo di Protezione Civile dell'Unione europea.
Belgio, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Germania, Spagna, Svezia e Paesi Bassi, hanno già impegnato squadre e attrezzature da destinare al "Pool Volontario".
Per saperne di più:
Comunicato stampa della Commissione
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.