Nella sua sentenza del 6 Ottobre 2015 nella causa Schrems, la Corte di Giustizia dell'Unione europea ha sottolineato l'importanza del diritto fondamentale alla protezione dei dati, anche quando i dati personali sono trasferiti verso Paesi terzi. Da Gennaio 2014 l'esecutivo Ue si sta adoperando per rendere più sicuri i trasferimenti dei dati per i cittadini europei sulla base di 13 Raccomandazioni. In seguito alla sentenza della Corte, la Commissione ha intensificato il processo negoziale con gli Stati Uniti per definire un quadro rinnovato e sicuro per il trasferimento dei dati personali. L'obiettivo è quello di concludere le discussioni entro tre mesi.
Nel frattempo le Aziende dovranno conformarsi alla sentenza e avvalersi di eventuali strumenti alternativi per il trasferimento dei dati. Come preannunciato dal Primo Vicepresidente Timmermans e dalla Commissaria Jourová, il giorno della sentenza, la Commissione ha emanato alcuni orientamenti sulle possibilità per i trasferimenti transatlantici di dati in seguito all'emanazione della sentenza finché non verrà istituito un nuovo quadro. La comunicazione esplicativa della Commissione ha analizzato le implicazioni della sentenza, indicando quali fossero i meccanismi alternativi per trasferire i dati personali negli Stati Uniti. La stessa inoltre continuerà a collaborare strettamente con le autorità indipendenti per la protezione dei dati al fine di garantire l'applicazione uniforme della sentenza.
Nb:Per visionare il file integrale consultare il link sottostante.
Link:
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20151106_sentenza_scherms_protezione_dati__it.htm
Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.