La comunicazione al Consiglio europeo ha descritto i progressi compiuti riguardo le misure operative, gli impegni finanziari e le azioni destinate ad attuare la legislazione dell'Ue, che sono stati proposti dalla Commissione e approvati dai Capi di Stato e di governo il 23 Settembre 2015.
Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dichiarato:"Tre settimane fa ci siamo riuniti in qualità di leader europei per concordare un elenco concreto d'iniziative da prendere con urgenza...la Commissione ha rispettato tutti gli impegni assunti...abbiamo stanziato maggiori fondi per la crisi dei rifugiati grazie al bilancio rettificativo già adottato da entrambi i colegislatori, abbiamo inviato i nostri esperti in Grecia e in Italia per far funzionare i "punti di crisi" e il meccanismo di ricollocazione e incitato tutti gli Stati membri ad applicare correttamente le norme comuni dell'Ue in materia d'asilo...abbiamo così ottenuto risultati concreti, ma è necessario che gli Stati membri si impegnino di più, facendo seguire alle nobili parole azioni concrete a livello nazionale".
Per quanto riguarda le misure operative, il metodo basato sui punti di crisi (hotspot), proposto dalla Commissione, sta cominciando a funzionare...le squadre di sostegno per la gestione della migrazione sono pienamente operative a Lampedusa e stanno entrando in azione in Grecia. Tutto ciò ha permesso di realizzare le prime ricollocazioni di richiedenti asilo e di organizzare una serie di voli per rimpatriare i migranti irregolari che non abbiano il diritto di soggiornare in Europa. La Commissione ha inoltre collaborato con gli Stati membri per preparare, in via operativa, il reinsediamento di persone bisognose di protezione internazionale direttamente dai Paesi terzi...i primi rifugiati siriani sono stati già reinsediati in Italia, nella Repubblica Ceca e nel Liechtenstein (che partecipa al meccanismo in qualità di Stato associato a Schengen). Affinché questi meccanismi funzionino bene gli Stati membri dovranno però rispondere prontamente alla richiesta di esperti nazionali che sostengano le operazioni nei punti di crisi, notificare alla Commissione europea le loro capacità di accoglienza, identificare i punti di contatto nazionali che coordineranno le ricollocazioni con la Grecia e l'Italia e precisare gli impegni di reinsediamento a livello nazionale.
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Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.