Più tempo e flessibilità per spendere i fondi europei 2007-2013.

"Tramite la Task force per la qualità dell'attuazione, che ho istituito appena ho assunto l’incarico di Commissario per la Politica Regionale, la Commissione ha lavorato a stretto contatto con la Bulgaria, la Croazia, la Repubblica ceca, l’Ungheria, l’Italia, la Romania, la Slovacchia e la Slovenia per aiutarle a sfruttare al meglio i fondi residui dell’Ue per il periodo 2007-2013, nel rispetto delle norme applicabili che impongono che tali risorse siano spese per i progetti entro la fine del 2015...

...dopo il Consiglio europeo del Dicembre 2014 ci siamo inoltre impegnati a trovare soluzioni per garantire una maggiore rapidità ed efficienza nell'uso degli impegni del periodo di Programmazione 2007-2013, per aiutare gli Stati membri interessati a portare a termine negli anni a venire i progetti a lungo termine, avvalendosi della flessibilità delle norme esistenti...

...a tal fine, la Commissione oggi ha adottato una versione riveduta degli orientamenti sulla chiusura dei Programmi della Politica di Coesione per il 2007-2013",ciò è quanto dichiarato dal Commissario per la Politica Regionale Cretu.

Gli orientamenti sulla chiusura sono una decisione della Commissione che illustra nel dettaglio le misure che gli Stati membri e la Commissione devono adottare per la chiusura dei Programmi della Politica di Coesione 2007-2013. Tali programmi spendono i fondi dell’Ue dal 2007 fino alla fine del 2015. Poi, entro marzo 2017, gli Stati membri saranno tenuti a presentare una Relazione finale che illustri quanto abbiano fatto, una panoramica dei fondi spesi e una dichiarazione di chiusura che attesti la legittimità e la regolarità della spesa.

La Revisione allineerà gli orientamenti sulla chiusura alle modifiche normative adottate dal Consiglio e dal Parlamento alla fine del 2013 e semplificherà alcune procedure concernenti gli strumenti di ingegneria finanziaria e l’esecuzione scaglionata, ovvero il processo relativo ai progetti che iniziano in un periodo di Programmazione e terminano nel successivo.

Cosa c’è di nuovo negli orientamenti sulla chiusura?

In primo luogo si è introdotta la flessibilità del 10% che consentirà ad un Programma di spendere fino al 10% in più nell’ambito di una priorità a condizione di compensare con una riduzione equivalente in un’altra dello stesso Programma.

La Revisione chiarirà inoltre che gli strumenti d'ingegneria finanziaria potranno continuare ad investire nell’economia reale per tutto il 2016. Infine, le procedure che disciplinano i progetti ad esecuzione scaglionata tra il periodo 2007-2013 e quello 2014-2020 sono state semplificate e razionalizzate.

Potranno quindi essere conseguiti risultati notevoli nel rispetto delle Norme esistenti e con l’aiuto della Task force che elaborerà soluzioni a breve termine specifiche per ciascun Paese per aiutare gli Stati membri ad accelerare l’assorbimento dei fondi dell’Unione europea e così facendo nessuno sarà lasciato indietro.

Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.

 

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