Cento anni fa iniziava la Grande Guerra. Il 28 Luglio 1914, l’imperatore Francesco Giuseppe firmava la dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria alla Serbia, trenta giorni dopo l’assassinio a Sarajevo, da parte del nazionalista serbo Gavrilo Princip, dell’arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este, erede al trono dell’Impero. L’intera Europa dell’est si incendiava e da Sarajevo la scia di guerra raggiungeva in breve tempo l’Impero Austro-ungarico passando per Trieste.
Il 29 Luglio è il primo giorno di conflitto in cui Belgrado viene bombardata dall’artiglieria austro-ungarica e la Russia mobilita le sue truppe, segnando il momento da cui non si potrà tornare indietro.
Nel giro di pochi mesi la situazione si stabilizza nelle trincee in una estenuante guerra di posizione, gli eserciti continuano gli scontri a fuoco tra le diverse trincee ma la linea del fronte non si muove.
Il conflitto arriverà a coinvolgere 28 Paesi e le principali battaglie riguarderanno il territorio europeo ma verranno investite anche le colonie delle grandi potenze su altri continenti e i mari, e arriverà a interessare anche potenze di oltre oceano con l’intervento, nel 1917, degli Usa.
La Grande Guerra comporta novità sul piano strategico e tattico mai viste prima, e soprattutto una partecipazione delle masse e delle popolazioni totalizzante. Questa massificazione in alcuni casi verrà utilizzata e manipolata, a distanza di qualche anno, per instaurare regimi totalitari che scaturiranno nella Seconda Guerra mondiale.
Per l’Europa il primo conflitto mondiale significò 5 anni di guerra, 65 milioni di uomini chiamati alla leva,9 milioni di morti e 20 milioni tra feriti e invalidi.
Qui il sito del Centenario della Prima Guerra Mondiale 1914-1918 dove è possibile reperire materiali fotografici e documenti storici.
Fonte:Web Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea.