In vista del secondo anniversario del piano REPowerEU che si è tenuto il 18 maggio 2024 la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, il Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Maroš Šefčovič, e la Commissaria per l'Energia, Kadri Simson, hanno rilasciato la seguente dichiarazione:“Quando la Russia ha invaso l'Ucraina e ha trasformato le sue risorse energetiche in un'arma economica contro l'Europa, la nostra reazione è stata rapida e solida. Abbiamo adottato il piano REPowerEU per porre fine alla dipendenza dell'Europa dai combustibili fossili russi.
A distanza di due anni, i risultati dei nostri sforzi collettivi sono evidenti. Abbiamo ridotto in modo massiccio le importazioni di energia dalla Russia, frenando l'economia di guerra del Cremlino e manifestando solidarietà ai nostri amici ucraini. Abbiamo collaborato con partner internazionali affidabili per sostituire ove necessario le importazioni russe, anche attraverso il meccanismo di acquisto in comune nell'ambito della piattaforma europea per gli acquisti di gas. Ci siamo adoperati insieme come europei per ridurre il nostro fabbisogno energetico e abbiamo investito per accelerare la sostituzione dei combustibili fossili importati con energie rinnovabili prodotte internamente. Questi sforzi hanno portato a una diffusione senza precedenti delle energie rinnovabili e a un riassetto storico delle nostre forniture energetiche.
Quando le azioni della Russia hanno determinato un forte aumento dei prezzi dell'energia nell'estate del 2022, abbiamo concordato un'ampia gamma di misure per garantire la fornitura energetica e stabilizzare i mercati. I prezzi sono ora tornati circa ai livelli precedenti alla guerra.
Abbiamo interrotto la nostra dipendenza energetica dalla Russia e i gasdotti di Putin non sono più uno strumento di ricatto contro l'Europa.”
Sono disponibili online la versione integrale della dichiarazione e maggiori informazioni sui progressi compiuti finora nell'ambito del piano REPowerEU su questa nuova pagina web e nelle schede informative specifiche per paese.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
Foto:
EC
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