Le autorità di protezione civile italiane hanno richiesto l’intervento del Servizio di gestione delle emergenze di Copernicus (CEMS) in diverse occasioni quest’anno, a supporto del lavoro di contrasto agli incendi che hanno caratterizzato la stagione estiva. Il 24 luglio la zona di Bonarcado, Santu Lussurgiu e Cuglieri in provincia di Oristano è stata devastata dal fuoco che si è diffuso molto rapidamente a causa dei venti meridionali, le alte temperature e la vegetazione facilmente infiammabile. In seguito alla richiesta della protezione civile, CEMS ha prodotto 17 mappe in tempo reale, riferite a dieci aree, evidenziando l’estensione degli incendi, i danni alle infrastrutture e al sistema dei trasporti.
Un servizio simile è stato fornito alla Protezione civile per gli incendi che hanno colpito l’area dell’Aspromonte in Calabria attorno all’8 di agosto, mandando in fumo un’area di 148 km quadrati, incluse alcune zone di vegetazione tutelata dall’Unesco attorno a San Luca.
Il “Copernicus Emergency Management service (CEMS)” è coordinato dal JRC e supporta le autorità nazionali nella gestione dei disastri naturali, attraverso i suoi strumenti di osservazione della terra. Il 20 aprile scorso la Commissione europea ha lanciato il Centro di Conoscenza sull’Osservazione della Terra che si basa sui dati ottenuti dal satellite Copernicus che sono messi a disposizione delle politiche europee.
Fonte:
JRC-Centro comune di ricerca.
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