Da domani le imprese e i consumatori potranno risolvere più facilmente le controversie giudiziarie di natura transfrontaliera – con un risparmio annuo previsto per l’UE fino a 48 milioni di Euro.Inoltre dall'11 Gennaio le vittime di violenza,in particolare violenze domestiche o stalking,potranno contare su una maggiore protezione in tutti gli Stati membri dell’Unione europea:"Gli ordini di restrizione, protezione e allontanamento emessi in uno Stato membro saranno riconosciuti in tutti i Paesi membri".
I provvedimenti che saranno adottati nei prossimi giorni nell'ambito delle decisioni transfrontaliere e in materia di protezione delle vittime di violenza uniformeranno e snelliranno notevolmente i procedimenti legali nei paesi membri dell'Unione europea.
Nuove norme sulle decisioni transfrontaliere
Le nuove norme in materia di controversie giudiziarie aboliscono il lungo e oneroso procedimento, attualmente applicato 10.000 volte all’anno,per vedere le decisioni in materia civile e commerciale riconosciute in altri Paesi dell’UE.
Le decisioni aventi dimensione transfrontaliera saranno quindi automaticamente esecutive in tutta l’Unione europea. I consumatori saranno inoltre più protetti quando faranno acquisti da commercianti di paesi non appartenenti all’Ue, e vi sarà maggiore certezza del diritto per le imprese operanti nell’Unione. I nuovi provvedimenti mantengono la promessa dell’UE di snellire gli adempimenti burocratici e di rafforzare il mercato unico europeo per dare slancio a una crescita economica sostenibile.
I miglioramenti concreti saranno i seguenti:
-Una decisione in materia civile e commerciale esecutiva in uno Stato membro lo sarà automaticamente ovunque nell’Ue.Dal momento in cui una decisione verrà emessa in uno Stato membro,il creditore potrà farla eseguire in qualunque altro Stato Ue – il che significa che le imprese e i cittadini potranno recuperare il proprio denaro più rapidamente e facilmente e senza costi. In circostanze eccezionali i giudici potranno sempre bloccare l’esecuzione di una decisione, ad esempio se il tribunale dell’altro Stato membro viola il diritto a un giusto processo;
-I consumatori e i lavoratori dipendenti saranno maggiormente protetti nei casi di contenzioso implicanti Paesi terzi. Finora, spesso, i consumatori non avevano la possibilità di esercitare i propri diritti quando acquistavano beni da un commerciante con sede in un Paese terzo e operante in uno Stato membro dell’Ue. Le nuove norme prevederanno che, in tutta l’Unione europea, in questi tipi di controversie, il consumatore potrà rivolgersi ai giudici dello Stato in cui risiede, senza dover ricorrere ai tribunali del paese terzo. Ai sensi delle nuove disposizioni, inoltre, un dipendente che lavora nell’Unione europea potrà intentare un’azione legale contro il suo datore di lavoro stabilito in un Paese terzo rivolgendosi ai giudici dello Stato membro in cui lavora abitualmente.
-Maggiore certezza del diritto negli accordi relativi alla scelta del foro fra le imprese. In passato, gli accordi relativi alla scelta del foro potevano essere aggirati portando la controversia dinanzi ai giudici di un altro Stato membro dell’UE (e non dinanzi al foro prescelto) per ritardare la risoluzione della controversia. Le nuove norme applicabili da domani pongono fine a queste tattiche abusive garantendo che il foro prescelto abbia la priorità in caso di procedimenti paralleli.
Norme sulla protezione delle vittime di violenza
Domenica saranno inoltre approvate anche nuove norme in difesa delle vittime di violenza:"Gli ordini di restrizione, protezione e allontanamento emessi in uno Stato membro saranno riconosciuti in tutta l’Ue in modo rapido mediante una semplice certificazione".
I cittadini che hanno subito abusi domestici potranno ora viaggiare in sicurezza al di fuori del proprio Paese di origine semplicemente trasferendo l’ordine di protezione che li tutela dal loro aggressore. In passato le vittime dovevano passare attraverso procedure complesse per estendere gli effetti di una misura di protezione nazionale agli altri Stati membri dell’Ue,ed erano costrette ad avviare una procedura diversa per la certificazione in ciascun paese. Gli ordini di protezione potranno ora essere riconosciuti facilmente in qualsiasi Stato membro dell’Unione,il che consentirà alle vittime di violenza di spostarsi senza dover ricorrere a procedure gravose.
Il nuovo meccanismo consterà di due strumenti distinti:
-Il regolamento relativo al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile;
-La Direttiva sull’ordine di protezione europeo.
Insieme, i due strumenti garantiranno il riconoscimento in qualsiasi Stato membro dell’Unione europea degli ordini di protezione emessi per tutelare le vittime di violenza. I meccanismi rispecchiano le differenze che caratterizzano le misure di protezione nazionali degli Stati membri,che possono essere di natura civile, penale o amministrativa. L’insieme delle norme garantirà la libera circolazione delle tipologie di misure di protezione più comuni nell’Ue.
Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.