Da ieri la Corte di Giustizia ha piena giurisdizione sulla cooperazione giudiziaria e di polizia e la Commissione sarà in grado di avviare una procedura di infrazione nei confronti di qualsiasi Stato membro violi il diritto dell'Unione europea in materia.
La Commissione europea e la Corte di Giustizia potranno applicare i loro poteri in ambito penale.Quelli,già sanciti nel Trattato di Lisbona,sono diventati effettivi cinque anni dopo l'entrata in vigore dello stesso Trattato e si applicheranno allo stesso modo di come questi vengono applicati ad altri settori del diritto dell'Ue.
Saranno dunque revocate le limitazioni in ambito penale poste sia alla Corte di Giustizia,che alla Commissione europea,nelle sue vesti di guardiano dei trattati. In particolare la Commissione avrà il potere di avviare una procedura d'infrazione se gli Stati membri non applicheranno correttamente le norme di diritto dell'Unione in questo campo.
Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha voluto spiegare come questo cambiamento sarà rilevante sia per le forze di polizia e i sistemi di giustizia penale,che per i cittadini:"L'Europa non è solo un mercato unico o un'unione economica e monetaria,essa offre ai suoi cittadini anche uno spazio europeo di libertà,sicurezza e la giustizia...oggi le politiche giustizia e affari interni saranno messe sullo stesso piano delle altre politiche dell'Unione europea...ciò rappresenta un passo avanti per renderle più trasparenti e democratiche...un Europa aperta e sicura a garantire libertà, sicurezza e giustizia è un obiettivo fondamentale dell'Unione europea...dal 1999,quando il trattato di Amsterdam è entrato in vigore,molto è stato fatto per salvaguardare un Europa aperta e sicura,ancorata al rispetto dei diritti fondamentali e basata sulla volontà di servire i cittadini europei...si è trovato un accordo su un sistema Ue comune di asilo,migliorando gli standard per coloro che hanno bisogno di protezione...lo spazio Schengen - uno dei più importanti risultati del progetto europeo - è stato rafforzato...questa nuova cooperazione legislativa e pratica fornirà strumenti comuni per aiutare a proteggere le società e le economie europee da gravi forme di criminalità organizzata".
Il Commissario europeo per le Migrazioni,gli Affari Interni e della Cittadinanza,Dimitris Avramopoulos,ha dichiarato:"Il Dicembre segna la fine del periodo di transizione per le politiche di Giustizia e Affari Interni e apre un nuovo capitolo con ulteriori responsabilità nei settori della migrazione e degli affari interni stessi...il lavoro dell'Unione europea in materia di migrazione,asilo e questioni connesse alla sicurezza sarà fondamentale per assicurare che l'Europa sia per tutti i suoi cittadini un luogo aperto,prospero e sicuro in cui vivere e lavorare...molte saranno le sfide che restano davanti e sappiamo che non ci sono soluzioni semplici,tuttavia c'è una forte volontà politica...sono convinto che insieme ce la faremo".
Background:
Con la fine del terzo pilastro e in seguito all'applicazione del Trattato di Lisbona, le disposizioni in materia di giudiziaria e di polizia son state incorporate nel titolo V del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e quindi,ora,saranno applicate le norme che disciplinano tale titolo.Fino al 1° Dicembre,come misura transitoria,i poteri della Commissione,ai sensi dell'articolo 258 del TFUE (procedura d'infrazione) non erano applicabili agli atti dell'Unione nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale e i poteri della Corte di Giustizia erano rimasti gli stessi di quando non era ancora in vigore il Trattato di Lisbona.
Per maggiori informazioni:
Orientamenti politici del presidente Juncker:"Giustizia e diritti fondamentali"
Comunicazione:"Un'Europa aperta e sicura...come realizzarla"
Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.
