Il 18 Maggio 2018 la Commissione europea e le Autorità Nazionali di Tutela dei Consumatori hanno pubblicato i risultati di una verifica, su scala europea, di 207 siti web che offrono servizi di telefonia fissa-mobile, Internet e servizi di streaming audio e video.
Dall'analisi è emerso che 163 di questi potrebbero non essere conformi alla normativa dell'Ue per la tutela dei consumatori. Alcuni dei problemi più comuni individuati sono i seguenti:”Pubblicità di pacchetti indicati come gratuiti o scontati, ma che di fatto sono un'offerta raggruppata, mancanza di un sistema di risoluzione delle controversie, o il fatto che tali siti web possano modificare unilateralmente le condizioni del contratto senza dare alcuna informazione o giustificazione al consumatore”.
Vĕra Jourová, Commissario Ue per la Giustizia, i Consumatori e la Parità di Genere, ha dichiarato:”I consumatori utilizzano i loro abbonamenti di telefonia mobile, o Internet tutti i giorni, e dovrebbero quindi poter avere fiducia in questi servizi…l’analisi conferma però che una serie di siti web, che vendono tali servizi, ingannano i consumatori pubblicizzando sconti fasulli o non fornendo tutti i dati necessari affinché il cliente possa operare una scelta informata…mi aspetto che le informazioni false e ingannevoli siano corrette al più presto per garantire che il settore rispetti appieno le norme europee a tutela dei consumatori”.
L’Esecutivo comunitario ha recentemente proposto un ‘New Deal’ per i consumatori che consoliderà ulteriormente gli strumenti a loro disposizione per agire contro i commercianti che utilizzano pratiche sleali e rafforzerà l'applicazione delle norme europee di tutela dei consumatori da parte delle autorità.
Principali conclusioni:
*Nel 50% dei casi il sito web pubblicizza un pacchetto di servizi come gratuito o scontato, mentre si tratta di un solo servizio offerto in un pacchetto;
*Nel 78,7% dei casi il sito web non fornisce un link verso la piattaforma per la risoluzione delle controversie online;
*Il 40,6% dei siti web non contiene alcuna descrizione di un sistema di risoluzione delle controversie;
*Il 31,9% dei siti web può modificare unilateralmente le clausole del contratto, o le caratteristiche del servizio, senza informare il consumatore e senza consentire al consumatore di risolvere il contratto;
*Il 25,1% dei siti non fornisce informazioni chiare o attendibili sulle modalità di indennizzo e di rimborso qualora il servizio offerto non sia quello per il quale il cliente ha pagato;
*Il 21,7% non fornisce informazioni chiare e complete sul rinnovo automatico del contratto.
Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.
Link:
https://ec.europa.eu/italy/news/20180518_servizi_telecomunicazioni_online_it
Fonte:
Commissione europea – Rappresentanza in Italia.