Il 6 Marzo 2018 la Commissione europea ha prorogato, per altri cinque anni, le misure sull'anti-dumping in vigore sulle importazioni di tubi in acciaio inossidabile senza saldature originari della Cina. I dazi, che andranno dal 48,3 al 71,9%, erano stati istituiti nel 2011 e avevano contribuito a garantire parità di condizioni e possibilità di competere ai produttori europei, basati in diversi Paesi dell'Ue tra cui Francia, Spagna e Svezia.
L'inchiesta di riesame, iniziata nel Dicembre del 2016, ha dimostrato che il dumping cinese continua e che, se le misure non fossero prorogate, ingenti quantitativi di importazioni cinesi oggetto di dumping potrebbero arrivare sul mercato dell'Ue. Le misure sui tubi impiegati nell'industria chimica e petrolchimica continueranno ad applicarsi senza modifiche.
Si tratta di un ulteriore intervento dell'Ue per difendere le sue imprese e i suoi posti di lavoro dalle pratiche sleali nel commercio internazionale dell'acciaio. Il settore dell'acciaio soffre di un surplus mondiale che negli ultimi anni ne ha ridotto i costi a livelli insostenibili con conseguenze dannose sui produttori dell'Ue e le industrie connesse. L'Unione europea sta sfruttando appieno gli strumenti di difesa commerciale a sua disposizione per assicurare condizioni eque ai suoi produttori e la loro capacità di mantenere i posti di lavoro nel settore.
Le misure sui prodotti in ferro e acciaio, attualmente in vigore sono 53, di cui 27 sui prodotti originari della Cina. Quale soluzione a lungo termine del problema della sovraccapacità l'Ue preferisce in ogni caso misure che eliminino le cause profonde della crisi. A questo scopo l’Esecutivo comunitario parteciperà al forum mondiale sull'eccesso di capacità produttiva di acciaio che lo scorso Novembre ha approvato un ambizioso pacchetto di soluzioni concrete a questo problema.
Link:
https://ec.europa.eu/italy/news/20180306_CE_proproga_antidumping_prodotti_acciaio_cinesi_it
Fonte:
Commissione europea – Rappresentanza in Italia.